Nel corso dei primi nove mesi del 2025, il Molise si presenta come un caso emblematico all’interno del panorama nazionale in materia di sicurezza e salute sul lavoro.
Un’analisi dettagliata dei dati forniti dall’INAIL rivela una dinamica complessa, con segnali di allarme che contrastano con il trend generale italiano.
Le denunce di infortunio sul lavoro, giunte a 895, segnano un incremento del 2,99% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Questo dato, in netta dissonanza con la diminuzione dello 0,18% registrata a livello nazionale, suggerisce una persistente fragilità del sistema di prevenzione e protezione in regione.
L’aumento, pur non essendo catastrofico in termini assoluti, merita un’indagine approfondita per identificare le cause sottostanti e implementare misure correttive mirate.
Il dato relativo agli infortuni mortali, con due decessi, sebbene inferiore a quello del 2024 (tre), rimane una ferita aperta e un monito costante sull’importanza di rafforzare le misure di sicurezza in tutti i settori produttivi.
La perdita di vite umane sul luogo di lavoro è inaccettabile e richiede un impegno continuo per migliorare le condizioni di lavoro e ridurre i rischi.
Un elemento positivo emerge dall’andamento degli infortuni “in itinere”, ovvero quelli che si verificano durante gli spostamenti casa-lavoro e viceversa.
In questo caso, si registra una diminuzione del 4,61%, indicando forse un miglioramento nella sicurezza delle infrastrutture o una maggiore consapevolezza dei lavoratori.
Tuttavia, anche questo dato positivo va monitorato attentamente per evitare una sua futura inversione.
Particolarmente preoccupante è l’impennata delle denunce di malattie professionali, salite a 1.369, quasi il doppio rispetto alle 785 del 2024.
Questa crescita esponenziale non è riconducibile a un mero effetto statistico o a una maggiore attenzione nella segnalazione, ma riflette probabilmente una combinazione di fattori, tra cui l’evoluzione delle condizioni di lavoro, l’introduzione di nuove tecnologie, una maggiore esposizione a sostanze pericolose e, forse, una carenza di adeguate misure di prevenzione e controllo dei rischi chimici, fisici, biologici e psicosociali.
Anche gli infortuni che coinvolgono gli studenti durante le attività scolastiche, sebbene in calo (239 nel 2025 contro le 249 del 2024), rappresentano un aspetto critico che richiede un’attenzione particolare.
La sicurezza degli studenti è una priorità assoluta e le scuole devono garantire un ambiente di apprendimento sicuro e protetto.
In conclusione, i dati dell’INAIL per il Molise nel 2025 delineano un quadro complesso e preoccupante.
Sebbene alcuni indicatori mostrino segnali di miglioramento, l’aumento degli infortuni sul lavoro e, soprattutto, l’impennata delle malattie professionali, richiedono un’azione urgente e coordinata da parte delle istituzioni, delle imprese e dei lavoratori.
È necessario rafforzare la cultura della sicurezza, investire in prevenzione e protezione, promuovere la formazione e l’informazione, e garantire il rispetto delle normative in materia di sicurezza e salute sul lavoro.
Solo così sarà possibile ridurre il rischio di infortuni e malattie professionali e migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini molisani.






