Il fronte del fuoco avanza nel cuore del Molise, colpendo duramente diverse comunità, Toro e Montecilfone in primis, ma con echi preoccupanti che si estendono a San Giuliano del Sannio.
L’ondata di calore eccezionale, con temperature che superano ampiamente le medie stagionali, ha innescato una serie di incendi di vegetazione spontanea, amplificati dalla siccità prolungata che ha reso la biomassa particolarmente infiammabile.
A Montecilfone, nel Basso Molise, le squadre dei Vigili del Fuoco si sono trovate a fronteggiare un incendio di considerevoli dimensioni, con fiamme che si propagavano rapidamente attraverso la vegetazione incolta e i pascoli.
L’intervento è stato reso complicato dalla morfologia del terreno, impervia e difficile da raggiungere, richiedendo l’impiego di mezzi aerei e terrestri coordinati.
Parallelamente, la frazione di Toro, immersa nell’hinterland campobassano, ha subito danni significativi a causa di un altro rogo, le cui cause sono ancora in fase di accertamento.
Gli investigatori non escludono l’ipotesi di iniziativa dolosa, in un contesto di crescente allarme per l’aumento degli incendi appiccati.
La nottata ha portato con sé una nuova emergenza a San Giuliano del Sannio: un incendio di vaste proporzioni ha coinvolto ben 25 rotoballe, un quantitativo notevole di materiale organico altamente combustibile.
Le fiamme, divampate poco prima delle ore 20, hanno continuato a bruciare ininterrottamente fino alle prime luci dell’alba, richiedendo uno sforzo logistico notevole per contenere l’incendio e prevenire danni ancora più gravi.
L’intervento tempestivo dei pompieri è stato cruciale per evitare che le fiamme si propagassero alla vicina area boschiva, un ecosistema prezioso e fragile, e alla stalla di ricovero di un allevamento equino, proteggendo così il bestiame da un potenziale disastro.
La presenza sul campo di una pattuglia dei Carabinieri di Castropignano ha garantito la sicurezza dei soccorritori e ha contribuito a gestire il flusso di persone e veicoli nell’area dell’emergenza.
Questi eventi tragici non sono solo un danno economico e ambientale, ma anche un campanello d’allarme sulla crescente vulnerabilità del territorio molisano di fronte ai cambiamenti climatici e alla necessità di adottare misure preventive più efficaci, come la gestione attiva della vegetazione, la sensibilizzazione della popolazione e un controllo più rigoroso del territorio per prevenire gli incendi dolosi.
La resilienza delle comunità locali, unite nell’affrontare questa emergenza, è la speranza di un futuro più sicuro e sostenibile.