martedì 29 Luglio 2025
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Molise in fiamme: incendi devastano la regione, allarme Italia

Un’ondata di calore intensa, esacerbata da una prolungata siccità e, in misura variabile, dall’azione antropica, ha innescato una serie di incendi che hanno gravemente colpito il Molise negli ultimi giorni.

Il territorio regionale, dall’entroterra montuoso all’area costiera, si è trovato ad affrontare questa emergenza, come documentato dal rapporto “Italia in Fumo” di Legambiente, aggiornato al 18 luglio.

I dati ufficiali, derivanti dal sistema di monitoraggio Effis e Copernicus Ems, indicano due incendi significativi che hanno consumato 47 ettari di vegetazione molisana.
Particolarmente allarmante è l’incendio che si è sviluppato all’interno di un’area designata come “Natura 2000”, un reticolo europeo che tutela ecosistemi preziosi, dove un ettaro di superficie è andato distrutto.
Questo episodio sottolinea la vulnerabilità di queste zone protette, custodi di biodiversità unica, di fronte all’aumento del rischio incendiario.

Il Molise si inserisce in un quadro più ampio di emergenza nazionale.
Il rapporto di Legambiente evidenzia come le regioni del Sud Italia continuino a rappresentare il fulcro del problema, occupando le prime sei posizioni nella classifica dei territori più colpiti.
Questa concentrazione di eventi critici nel Mezzogiorno non è casuale, ma riflette una combinazione di fattori climatici, socio-economici e geografici che rendono queste aree particolarmente suscettibili agli incendi.
Analizzando gli eventi più devastanti, quelli che hanno superato la soglia dei 100 ettari bruciati, la Sicilia emerge come la regione più colpita, con ben 49 incendi significativi su un totale di 81.
Questo dato riflette una complessa interazione di fattori come la morfologia del territorio, l’abbandono delle aree rurali, le pratiche agricole inadeguate e la pressione turistica, che possono contribuire all’aumento del rischio incendiario.
L’incendio non è solo una questione ambientale; ha profonde implicazioni economiche e sociali.
La perdita di vegetazione aggrava l’erosione del suolo, compromette la capacità di assorbimento delle acque piovane, aumenta il rischio di frane e smottamenti, e danneggia l’economia locale, soprattutto per le comunità che dipendono dall’agricoltura e dal turismo.

La ricostituzione della copertura vegetale è un processo lungo e costoso, e la perdita di biodiversità è spesso irreversibile.
È fondamentale un approccio integrato per affrontare questo problema, che coinvolga misure di prevenzione (come la pulizia del sottobosco, la gestione del pascolo e la sensibilizzazione della popolazione), interventi di spegnimento tempestivi ed efficienti, e politiche di sviluppo sostenibile che promuovano la resilienza delle comunità locali e la gestione responsabile del territorio.
La comprensione delle cause profonde dell’incendio, che vanno ben oltre la semplice siccità, è essenziale per mettere in atto soluzioni efficaci e durature.

Il futuro del Molise, e di tutto il Sud Italia, dipende dalla nostra capacità di agire con urgenza e determinazione.

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