Le recenti linee guida emanate dall’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASRem), denominate “Linee di Indirizzo per la Gestione del Sovraffollamento e del Boarding nei Presidi Ospedalieri,” rappresentano una risposta strutturata a una problematica sempre più diffusa nel sistema sanitario: la gestione dell’afflusso eccessivo di pazienti ai servizi di emergenza-urgenza.
Questo documento, in linea con le direttive fornite dalla struttura commissariale, si pone l’obiettivo primario di assicurare che i pazienti, indipendentemente dalla loro condizione clinica, ricevano una valutazione e una direzione appropriate nel più breve tempo possibile, garantendo al contempo la capacità di risposta a situazioni di reale emergenza.
Il testo non si limita a descrivere un insieme di procedure operative, ma si configura come un framework strategico volto a riorganizzare il flusso dei pazienti e a ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili.
Il concetto di “boarding,” ovvero la permanenza prolungata di pazienti nei reparti di emergenza in attesa di essere trasferiti in strutture più adatte, è riconosciuto come un elemento critico da affrontare.
Questo fenomeno, oltre a compromettere l’efficienza complessiva del sistema, incide negativamente sulla sicurezza del paziente, prolungando i tempi di attesa e aumentando il rischio di complicanze.
Le linee guida delineano azioni codificate, attribuiscono responsabilità specifiche e definiscono soglie operative chiare, mirando a una risposta tempestiva e coordinata in scenari di iperafflusso.
Questo implica la necessità di superare approcci frammentati e promuovere una collaborazione più efficace tra i diversi livelli di assistenza, dai medici del pronto soccorso agli specialisti, fino ai servizi di diagnostica e ai reparti di degenza.
Il documento sottolinea l’importanza di un monitoraggio continuo e sistematico dei livelli di affollamento, non solo come indicatore di performance, ma come strumento per l’attivazione di interventi preventivi.
L’identificazione precoce di “soglie di allerta” permette di implementare misure correttive proporzionate alla gravità della situazione, evitando che la situazione degeneri in un collasso del sistema.
Queste misure possono includere la riorganizzazione del triage, l’attivazione di percorsi di accelerazione per pazienti con patologie meno complesse, la riconversione temporanea di aree dedicate ad altre funzioni, e l’ottimizzazione del flusso dei pazienti tra i diversi reparti ospedalieri.
Tuttavia, le linee guida riconoscono l’autonomia gestionale dei singoli presidi ospedalieri, sottolineando che il documento rappresenta un quadro di riferimento comune da adattare alle specificità locali.
Questo principio garantisce la flessibilità necessaria per affrontare le diverse sfide che possono presentarsi in contesti sanitari differenti, pur mantenendo un approccio coerente e uniforme in termini di obiettivi e standard di qualità.
La sostenibilità degli interventi proposti è un altro aspetto fondamentale, richiedendo un impegno a lungo termine per l’allocazione di risorse adeguate e per la formazione del personale.
In definitiva, l’implementazione efficace di queste linee guida richiede un cambiamento culturale all’interno del sistema sanitario, promuovendo una visione integrata e orientata al paziente.






