Molise, piano d’azione per l’aria: focus sulla Piana di Venafro

La Regione Molise e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica hanno formalizzato una collaborazione strategica, sancita da un accordo volto a implementare un piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria, con particolare attenzione alla delicata situazione della Piana di Venafro.

Questo territorio, crocevia di dinamiche ambientali complesse, ha mostrato negli ultimi anni un trend preoccupante di superamento dei limiti di concentrazione di PM10, indicatori chiave dell’inquinamento atmosferico.

La Piana di Venafro, caratterizzata da una conformazione orografica che ne accentua la vulnerabilità, si trova a convivere con un clima che amplifica il fenomeno.

La sua geografia, con bacini idrografici e rilievi circostanti, agisce come una trappola, ostacolando la dispersione degli inquinanti e favorendo l’accumulo di particolato, non solo primario (proveniente direttamente da fonti emissive) ma, soprattutto, secondario.

Questi ultimi, frutto di reazioni chimiche complesse tra precursori inquinanti già presenti nell’atmosfera, costituiscono una sfida particolarmente ardua da affrontare, poiché le loro fonti sono spesso diffuse e difficili da identificare con precisione.

L’accordo siglato rappresenta un tentativo di risposta a questa problematica, riconoscendo che il mero rispetto delle normative europee sulla qualità dell’aria rischia di rimanere un obiettivo irraggiungibile nella Piana di Venafro senza interventi mirati e innovativi.

Il piano d’azione contempla, pertanto, una serie di misure di risanamento, finanziate attraverso risorse ministeriali dedicate, che vanno ben oltre le semplici azioni di controllo delle emissioni dirette.

Si ipotizzano interventi strutturali volti a mitigare gli effetti della conformazione geografica, come la riqualificazione del suolo per favorire l’assorbimento degli inquinanti e la promozione di pratiche agricole sostenibili, capaci di ridurre le emissioni di ammoniaca e di particolato.
Altre misure previste includono l’incentivazione all’utilizzo di energie rinnovabili, l’ottimizzazione del traffico veicolare e la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza di comportamenti responsabili per la tutela dell’ambiente.
L’accordo non si limita a una prospettiva puramente tecnica, ma si pone anche come strumento di promozione di un modello di sviluppo territoriale più sostenibile e resiliente, in grado di conciliare le esigenze economiche e sociali con la tutela della salute pubblica e dell’ambiente.

La sua efficacia dipenderà dalla capacità di coinvolgere attivamente tutti gli stakeholders locali – enti pubblici, imprese, associazioni e cittadini – in un processo di cambiamento duraturo.

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