Molise: Qualità della Vita tra Divario e Sfide Digitali

Il rapporto “Qualità della Vita 2025” de Il Sole 24 Ore proietta un quadro complesso e differenziato del benessere territoriale in Italia, evidenziando come il divario Nord-Sud si perpetui e si manifesti in modi sottili e strutturali.
Il Molise, in particolare, emerge come un microcosmo di queste dinamiche, con Campobasso che si posiziona al 73° posto su 107 province e Isernia all’89a, segnando progressi marginali ma insufficienti per colmare il gap con i territori più virtuosi.

L’analisi va oltre la semplice graduatoria, svelando le specificità che rendono unica la situazione molisana.

Un elemento di forza inaspettato risiede nell’infrastruttura digitale: la copertura ultraveloce della rete fissa in Campobasso si distingue, a testimonianza di investimenti strategici in settori chiave per l’economia del futuro.
Tuttavia, questa eccellenza contrasta nettamente con una debolezza strutturale e preoccupante: l’emigrazione ospedaliera, che colloca la provincia al penultimo posto, evidenziando una carenza di risorse e competenze nel sistema sanitario locale e spingendo i pazienti a cercare cure altrove.

La performance di Campobasso appare contraddittoria.

Se da un lato si registra una buona tenuta in aree come giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero, dall’altro i risultati ottenuti in ambiti cruciali come demografia e società, affari e lavoro, ambiente e servizi, ricchezza e consumi, rimangono al di sotto delle aspettative, riflettendo le difficoltà intrinseche a un territorio segnato da spopolamento, invecchiamento della popolazione e limitate opportunità di sviluppo economico.
Isernia, pur guadagnando posizioni, fatica a emergere, mostrando un’eccellenza locale – il primato nelle denunce per furti con strappo – che non riesce a compensare le criticità diffuse.

La difficoltà nell’offrire servizi digitali completi per le famiglie, che colloca la provincia all’ultima posizione, è sintomatica di un divario digitale più ampio che incide sulla qualità della vita e sulla capacità di interazione dei cittadini con le istituzioni.

L’analisi del rapporto sottolinea come la frammentazione territoriale e la mancanza di sinergie tra i diversi settori siano elementi chiave per comprendere le difficoltà del Molise.

Non si tratta semplicemente di un problema di risorse finanziarie, ma di una questione di visione strategica, di capacità di innovazione e di collaborazione tra pubblico e privato.

Per invertire la tendenza e costruire un futuro più prospero per il Molise, è necessario un approccio integrato che affronti le cause profonde del disagio e promuova lo sviluppo sostenibile, tenendo conto delle specificità locali e valorizzando le risorse umane e naturali del territorio.
Il miglioramento dell’infrastruttura digitale è un passo importante, ma deve essere accompagnato da politiche mirate a favorire l’occupazione giovanile, a sostenere le imprese locali, a migliorare i servizi sociali e a promuovere un’immagine positiva del Molise per attrarre investimenti e talenti.

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