Un’ondata di calore eccezionale si appresta a investire il cuore del Molise, con temperature destinate a raggiungere livelli significativi tra lunedì e mercoledì.
Le aree più vulnerabili saranno la valle del Biferno, la fascia costiera inferiore e l’entroterra campobassano, dove le temperature massime potrebbero superare i 39-40 gradi centigradi.
L’allerta è stata lanciata da Gianfranco Spensieri, esperto meteorologo di Rai Pubblica Utilità e riferimento per le previsioni regionali della Tgr Rai Molise.
Questo evento estremo non è frutto del caso, ma il risultato di una complessa interazione di dinamiche atmosferiche su diverse scale.
La causa principale risiede nella convergenza di correnti sud-occidentali, persistenti nei flussi medi dell’atmosfera, in concomitanza con la presenza di una robusta struttura anticiclonica di origine subtropicale.
A ciò si aggiunge un fenomeno, l’effetto Foehn, che amplifica ulteriormente l’aumento delle temperature.
L’effetto Foehn, derivante dalla compressione adiabatica dell’aria, si manifesta quando masse d’aria umida vengono forzate a risalire i versanti esposti ai venti prevalenti.
Nel nostro caso, le correnti sud-occidentali, spingendo l’aria verso l’interno e verso est, vengono costrette a superare i rilievi molisani.
Questo processo di risalita e compressione provoca un aumento significativo della temperatura dell’aria, che si traduce in un riscaldamento rapido e concentrato al suolo.
La combinazione di questi fattori determina un’anomalia termica particolarmente intensa nell’area orientale del Molise.
L’aria, già riscaldata dalla compressione, risulta inoltre caratterizzata da una notevole aridità, poiché il processo di risalita favorisce anche la perdita di umidità attraverso l’evaporazione.
Questa scarsa umidità contribuisce ad accentuare la sensazione di disagio e aumenta il rischio di incendi, rendendo cruciale un’attenta gestione delle risorse idriche e misure di prevenzione.
L’evento mette in luce la crescente vulnerabilità del territorio molisano agli effetti dei cambiamenti climatici, che intensificano la frequenza e l’intensità delle ondate di calore.
Comprendere le dinamiche meteorologiche coinvolte, come l’effetto Foehn e l’interazione tra correnti e rilievi, è essenziale per sviluppare strategie di adattamento e mitigazione, al fine di proteggere la popolazione e l’ecosistema molisano da eventi estremi sempre più ricorrenti.