Il Consiglio regionale del Molise ha recentemente approvato un corposo aggiornamento del regolamento disciplinante l’accesso alle proprie sedi, un atto che riflette la necessità di armonizzare le prassi consolidate con le evoluzioni legislative in materia di sicurezza, ordine pubblico e, soprattutto, con il principio di un’efficace gestione dei servizi istituzionali.
La delibera, composta da dodici articoli, rappresenta un tentativo di delineare un quadro normativo più preciso e reattivo alle sfide contemporanee, mirando a garantire la continuità operativa del Consiglio e la fruibilità degli spazi da parte di cittadini e operatori.
L’aggiornamento non si limita a una mera revisione formale, ma introduce elementi significativi per quanto riguarda l’accesso all’aula consiliare, tradizionalmente uno spazio di dialogo e partecipazione pubblica.
Si pone l’attenzione, con maggiore rigore, sull’abbigliamento, ritenuto un fattore rilevante per la dignità del luogo e il rispetto delle istituzioni.
Questo aspetto, lungi dall’essere una questione puramente estetica, si inserisce in una logica di salvaguardia dell’immagine consiliare e della percezione di serietà e professionalità da parte dei cittadini.
Parallelamente, il nuovo regolamento rafforza le misure atte a garantire la pacata osservanza delle adunanze pubbliche.
L’obbligo di un comportamento composto e silenzioso non è inteso come limitazione della libertà di espressione, bensì come condizione essenziale per la corretta conduzione dei lavori consiliari e per il diritto degli altri partecipanti ad ascoltare e comprendere le discussioni.
Si vieta esplicitamente ogni forma di manifestazione esterna di approvazione o dissenso, riconoscendo che un clima di rispetto e compostezza favorisce un dibattito costruttivo e una più ampia partecipazione democratica.
La proibizione di distribuire materiale promozionale, esporre cartelli o utilizzare oggetti che possano disturbare lo svolgimento della seduta, è ulteriormente motivata dalla necessità di prevenire azioni che potrebbero compromettere la correttezza delle operazioni consiliari e ostacolare la visibilità e l’accessibilità allo spazio.
Tale restrizione si giustifica anche alla luce dell’evoluzione dei rischi per la sicurezza pubblica e della necessità di garantire un ambiente sicuro per tutti i presenti.
Il regolamento, infine, affronta in modo più dettagliato le modalità di accesso per le diverse categorie di utenti, includendo personale di supporto, giornalisti, visitatori e rappresentanti di organizzazioni esterne.
L’obiettivo è di definire procedure chiare e uniformi, volte a semplificare l’accesso alle sedi consiliari e a ottimizzare la gestione dei flussi di persone, nel rispetto dei principi di trasparenza e di efficiente erogazione dei servizi istituzionali.
L’intero provvedimento si configura quindi come uno strumento volto a bilanciare la garanzia dei diritti di accesso e partecipazione con la necessità di assicurare il corretto funzionamento dell’istituzione consiliare.








