Il recente arrivo di una delegazione proveniente da Raszków, Polonia, ha segnato un capitolo significativo nel rapporto di gemellaggio che lega la città polacca al borgo di Palata, nel Basso Molise.

Questo incontro, protrattosi per quattro giorni, non si è limitato a una mera formalità, ma ha rappresentato un’occasione preziosa per rinsaldare i legami culturali e socio-economici tra le due comunità, ponendo l’accento sulla valorizzazione del patrimonio immateriale e delle pratiche tradizionali locali.

La visita, guidata dall’interprete Donato Berchicci, ha offerto ai membri della delegazione polacca un’immersione profonda nel tessuto sociale ed economico di Palata.

Oltre alle visite alle aziende agricole e industriali, che hanno illustrato le specificità della produzione locale e la sua relazione con il territorio, l’esperienza si è concretizzata in un percorso sensoriale volto a far comprendere la connessione tra l’uomo e la terra.

Un turismo esperienziale, come sottolinea il sindaco Maria Di Lena, che si discosta dai modelli turistici di massa, proponendo un’alternativa sostenibile e mirata a rivitalizzare le economie dei piccoli centri, spesso penalizzati dalla globalizzazione e dalla perdita di identità.
Punto focale della visita è stata la rievocazione storica della Festa della Trebbiatura, un evento che ha catapultato i visitatori indietro nel tempo, mostrandogli come veniva svolto un lavoro cruciale per l’economia agricola di Palata.
L’esposizione di antiche macchine agricole in funzione, unitamente alla dimostrazione della tradizionale tecnica di trebbiatura, ha permesso di apprezzare la fatica, l’ingegno e la resilienza dei contadini del passato.

La rievocazione ha agito come un ponte tra generazioni, trasmettendo un’eredità di saperi e competenze che rischiavano di andare perduti.

Parallelamente, la partecipazione alla festa della Madonna del Carmine ha offerto una finestra sulle pratiche religiose e spirituali che animano la comunità palatese, rafforzando il senso di appartenenza e l’identità culturale.
Il gemellaggio non si è limitato a celebrazioni folcloristiche.

Durante i colloqui istituzionali, si sono esplorate concrete opportunità di collaborazione.
L’obiettivo primario è quello di promuovere scambi culturali e programmi di formazione per i giovani di entrambi i territori, creando un circuito virtuoso di crescita reciproca.

In particolare, si intende favorire l’internazionalizzazione delle comunità, aprendo nuovi orizzonti di opportunità economiche e professionali per i giovani, e rafforzando il legame tra le due realtà nel panorama europeo.

Questo approccio strategico mira a trasformare il gemellaggio non solo in un evento simbolico, ma in uno strumento concreto di sviluppo sostenibile e di crescita collettiva.