Il Festival Internazionale del Folklore di Pietracatella si configura come un vibrante crocevia culturale, un’immersione profonda nel ricco mosaico delle espressioni popolari globali.
Promosso dall’associazione culturale “Gruppo Folk ‘La Morgia'” e sostenuto da un ampio partenariato che coinvolge il Comune, la Regione Molise, la Pro Loco Pietramurata, il Gruppo Teatrale Pietracatella ’90, l’evento non è semplicemente una rassegna di spettacoli, ma un vero e proprio dialogo tra mondi.
A partire dal 13 agosto, alle ore 21:30, il palcoscenico di Pietracatella accoglierà cinque compagnie provenienti da luoghi distanti e significativi: la Martinica, con le sue danze ispirate alle tradizioni africane e francesi; il Messico, custode di ancestrali riti e melodie che celebrano la terra e i suoi spiriti; la Georgia, scrigno di canti polifonici e danze corali che raccontano la storia millenaria del Caucaso; la Colombia, terra di colori, ritmi sensuali e danze che esprimono la passione e la vitalità del suo popolo; e, naturalmente, il Molise, che con la sua partecipazione sottolinea l’importanza di salvaguardare e valorizzare le proprie radici culturali.
Ivo Polo, direttore artistico del festival, sottolinea come il folklore trascenda la mera esibizione di danze e musiche.
Esso è un potente veicolo di identità, un legame profondo con le proprie origini, un’opportunità di scambio e comprensione reciproca.
Il folklore si rivela, in questo contesto, un ponte metaforico – e reale – che connette genti diverse, abbattendo barriere e favorendo un’esperienza di arricchimento culturale condivisa.
La performance di ogni gruppo non è quindi un semplice intrattenimento, ma una narrazione visiva e sonora che svela storie sedimentate nei secoli, tramandate oralmente e materializzate in costumi ricchi di simbolismo.
Ogni passo di danza, ogni nota musicale, ogni gesto coreografico contribuisce a restituire l’essenza di una cultura, la sua visione del mondo, le sue credenze e i suoi valori.
Il festival si propone dunque come un’occasione unica per comprendere la diversità umana nella sua bellezza, per celebrare il patrimonio immateriale dell’umanità e per promuovere un dialogo interculturale basato sul rispetto e sulla conoscenza reciproca.
È un viaggio emozionante, un invito ad ascoltare le voci del mondo e a lasciarsi trasportare dalla magia delle tradizioni popolari.