Al termine del 2024, il Molise contava una popolazione straniera non comunitaria di 9.526 individui, distribuiti con una prevalenza significativa nella provincia di Campobasso (6.335 unità) rispetto a quella di Isernia (3.191).
 Questi dati, provenienti da un’analisi Istat basata sui flussi comunicati dal Ministero dell’Interno, delineano un quadro dinamico e in evoluzione della mobilità internazionale e della gestione dell’immigrazione nel territorio regionale.
La composizione della popolazione straniera residente nel Molise riflette diverse categorie di ingresso e di permesso di soggiorno.
 La categoria più numerosa è quella dei soggiornanti di lungo periodo, che include persone con diritti di soggiorno consolidati, rappresentando 3.494 individui.
 Un numero considerevole, pari a 3.161 persone, risulta legato a procedure di richiesta di asilo e protezione internazionale, indicando una rilevanza della regione come destinazione per persone in fuga da conflitti o persecuzioni.
I permessi di lavoro, con 960 rilasciati, attestano una domanda di manodopera straniera in settori specifici dell’economia molisana.
Infine, una minoranza di 66 persone detiene permessi di soggiorno legati a motivi di studio.
A livello nazionale, il 2024 ha visto un complessivo calo delle emissioni di permessi di soggiorno, con una diminuzione del 12,3% rispetto all’anno precedente.
Questo dato, pur indicando una generale restrizione delle politiche migratorie, è da interpretare alla luce di specifici cambiamenti demografici e di politiche di integrazione.
Un elemento cruciale di questa dinamica è la significativa riduzione degli arrivi dall’Ucraina (-54,2%), un riflesso della stabilizzazione, seppur precaria, del conflitto e della conseguente ripresa di possibili percorsi di ritorno.
In contrasto, si osserva una crescita dei permessi rilasciati a cittadini tunisini (+30,7%) e peruviani (+25,7%), suggerendo un’evoluzione delle rotte migratorie e delle esigenze del mercato del lavoro italiano.
Si segnala inoltre una contrazione dei permessi per motivi familiari e di studio, compensata da un lieve incremento dei permessi legati all’attività lavorativa (+3,8%), indicando una preferenza per profili professionali specifici.
Il 2024 è stato caratterizzato da un aumento delle richieste di protezione internazionale presentate in Italia, con 151.120 domande, un incremento del 20,555 rispetto all’anno precedente.
  Questo dato riflette le complesse e mutevoli circostanze geopolitiche che spingono persone a cercare rifugio nei confini italiani.
 Le Commissioni territoriali per la protezione internazionale hanno esaminato un numero considerevole di richieste, 78.565, con un tasso di respingimento del 64,1%, evidenziando le sfide e le complessità del sistema di asilo italiano.
 L’analisi approfondita di questi dati è essenziale per comprendere le tendenze migratorie, valutare l’efficacia delle politiche di integrazione e pianificare interventi mirati a supportare le comunità straniere e a promuovere la coesione sociale.



 
                                    


