Il 5 dicembre, giorno dedicato a San Basso, patrono di Termoli e custode silenzioso delle genti di mare, si è manifestato con una solennità intrisa di pioggia e significato.
La celebrazione, che affonda le radici nella storia e nella cultura della città, ha preso il via con una Messa solenne nella maestosa Cattedrale di Santa Maria della Purificazione, un inno di fede e devozione che ha accolto pescatori, familiari e rappresentanti delle istituzioni.
La processione che ha seguito, imperviata dalla pioggia battente, ha percorso il cuore del porto, un percorso simbolico che ha unito la comunità e richiamato l’eredità marittima di Termoli.
Il momento culminante, carico di emozione e spiritualità, è stata la recitazione della preghiera del marinaio innanzi al monumento dedicato alla Gente di Mare, un atto di affidamento e speranza per coloro che quotidianamente affrontano le sfide del mare.
Il vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, Claudio Palumbo, ha presieduto le cerimonie, sottolineando l’importanza di questa ricorrenza non solo come celebrazione religiosa, ma come espressione profonda dell’identità termolese e del suo legame inscindibile con il mare.
Accanto a lui, il sindaco Nicola Balice, insieme agli assessori e al procuratore capo di Larino, Elvira Antonelli, hanno rappresentato l’amministrazione comunale, testimoniando la vicinanza delle istituzioni alla categoria dei pescatori e alla comunità marittima.
Il 5 dicembre, a differenza della più affollata celebrazione estiva, si configura come un momento di raccoglimento e intimità, un’occasione per riscoprire il significato più profondo della fede e dell’appartenenza.
Le parole del sindaco Balice hanno messo in luce come la cerimonia esprima il senso di comunità che si stringe attorno a San Basso, incarnando valori universali come la resilienza, la generosità e l’instancabile laboriosità, qualità che da sempre contraddistinguono la gente di mare e che rappresentano il cuore pulsante dell’identità termolese.
L’evento non si è limitato alla dimensione religiosa e civica; nel pomeriggio, una cerimonia ha premiato studenti meritevoli e figure termolesi che si sono distinte in ambito culturale, sportivo e artistico, riconoscendo il talento e l’impegno di coloro che contribuiscono a valorizzare il patrimonio della città e a proiettarla verso il futuro.
La giornata del 5 dicembre, dunque, si è rivelata un mosaico di fede, tradizione, impegno civile e riconoscimento del talento, un omaggio sentito a San Basso e a tutti coloro che, con il loro lavoro e la loro passione, rendono Termoli una città viva e proiettata verso il mare.






