La festa in onore di San Pio a Trivento, un evento tradizionalmente intriso di spiritualità e devozione, si è trovata improvvisamente al centro di un acceso dibattito a causa dell’esibizione del trapper siciliano Gaetano Cordaro e della tiktoker Rita De Crescenzo.
La scelta di ospitare il giovane artista, noto per i suoi testi controversi, ha scatenato una reazione vigorosa da parte dell’associazione Sos Impresa-Rete per la Legalità del Molise, sollevando interrogativi profondi sul delicato equilibrio tra libertà artistica, responsabilità sociale e valori comunitari.
L’associazione, pur riconoscendo la legittimità di nuovi canali espressivi online e l’evoluzione dei linguaggi giovanili, ha manifestato profondo sconcerto per la scelta di un artista i cui messaggi, a suo avviso, si discostano radicalmente dagli ideali di legalità e rispetto promossi dalla comunità.
La critica non si concentra sulla mera popolarità dell’artista, ma sul contenuto esplicito dei suoi brani, percepiti come una glorificazione della criminalità organizzata e un’apologia di comportamenti devianti.
L’immagine di boss mafiosi e trafficanti di droga elevati a figure positive, l’uso di sostanze stupefacenti banalizzato come un’abitudine innocua, l’ostentazione di armi come un motivo di vanto: tutti elementi che, secondo l’associazione, rappresentano una pericolosa normalizzazione di valori distorti e dannosi, soprattutto per le giovani generazioni.
La polemica trascende la mera questione dell’intrattenimento estivo, toccando temi cruciali come la trasmissione dei valori, la costruzione dell’identità e la tutela dei minori.
In un’epoca segnata dalla crescente complessità sociale e dalla fragilità dei legami comunitari, l’associazione ritiene imprescindibile promuovere attivamente una cultura della legalità, del merito e della competenza, valori che ritengono essere messi a rischio da messaggi come quelli veicolati dal trapper.
La risposta del sindaco Luigi Pavone, pur nel tentativo di disconnettere l’amministrazione comunale dalla responsabilità diretta dell’evento, non ha placato le contestazioni.
La mancanza di sostegno economico e l’assenza della manifestazione nel calendario ufficiale degli eventi estivi non eliminano, a suo avviso, la necessità di una riflessione più ampia sul ruolo dell’arte e dell’intrattenimento nella società.
La pretesa di non poter valutare i contenuti delle canzoni degli artisti che si esibiscono sul territorio solleva un interrogativo fondamentale: qual è il limite della libertà artistica quando questa si scontra con il dovere di proteggere i valori fondamentali della comunità e di promuovere un messaggio positivo per il futuro?L’episodio a Trivento apre un dibattito più ampio sulla responsabilità degli artisti, degli organizzatori di eventi e delle istituzioni nel veicolare messaggi coerenti con i principi etici e sociali che fondano la convivenza civile, e sulla necessità di un dialogo costruttivo tra le diverse generazioni per costruire un futuro più giusto e solidale.