giovedì 25 Settembre 2025
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Sanità Molise: Rischio e Sfide per il Futuro degli Ospedali

La questione della sanità molisana trascende le appartenenze politiche, configurandosi come una sfida collettiva che coinvolge l’intera comunità.

Affermare questo principio, cruciale per un dibattito costruttivo e orientato al bene comune, è l’eredità di un recente appuntamento cittadino, tenutosi di fronte al Veneziale, a seguito di un tavolo tecnico dedicato alla definizione del Piano di Sanità Regionale (POS).

Le modifiche proposte delineano uno scenario preoccupante per la rete ospedaliera provinciale, con implicazioni potenzialmente gravi per l’accesso ai servizi sanitari di base.
Il Caracciolo di Agnone, destinato a trasformarsi in ospedale di comunità, rappresenta una riconfigurazione che, pur perseguendo obiettivi di prossimità e territorializzazione, solleva interrogativi sulla capacità di garantire una risposta adeguata a tutte le esigenze della popolazione, soprattutto in situazioni di emergenza o per patologie complesse.
Parallelamente, l’ospedale di Isernia, fulcro sanitario di un’area interna e di un’intera provincia, si trova ad affrontare la minaccia di perdere servizi essenziali come il punto nascita e il laboratorio di emodinamica, risorse cruciali per la sopravvivenza e il benessere della comunità.
La perdita del laboratorio di emodinamica, in particolare, comprometterebbe la possibilità di intervenire tempestivamente in caso di eventi cardiaci acuti, con conseguenze potenzialmente fatali.

L’assenza di un punto nascita, invece, costringerebbe le donne in gravidanza a spostarsi verso altre strutture sanitarie, con disagi economici e psicologici, oltre a mettere a rischio la sicurezza dei neonati.

La necessità di salvaguardare l’ospedale Veneziale, come punto di riferimento per la popolazione isernina e limitrofi territori, si pone quindi in un equilibrio delicato con la necessità di non penalizzare le altre realtà sanitarie regionali.
Un approccio equilibrato, improntato alla collaborazione e al dialogo, è imprescindibile per definire un POS che risponda alle esigenze di tutti i cittadini molisani, garantendo un accesso equo e tempestivo alle cure.
La conferenza dei sindaci, convocata per il 30 settembre, costituisce un’occasione fondamentale per rimettere in discussione le scelte proposte e per costruire un futuro più sicuro e sereno per la sanità molisana, un futuro che ponga al centro il benessere e la dignità di ogni individuo.
La battaglia per la sanità non è una contesa di campanilismi, ma un impegno condiviso per il bene comune.

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