La recente sessione del Consiglio Regionale del Molise si è rivelata un focolaio di discussioni cruciali, con la sanità a dominare l’agenda.
L’analisi dei rapporti tra il servizio sanitario pubblico e le strutture private convenzionate, in particolare il Responsible Hospital di Campobasso, ha generato un acceso dibattito che ha visto l’intervento diretto del Presidente della Regione, Francesco Roberti.
Il cuore della controversia risiede in una questione finanziaria: l’ammontare di somme ancora da liquidare al Responsible Hospital dalla Regione.
Il Presidente Roberti ha fornito una spiegazione dettagliata, sottolineando come le somme non saldate relative agli anni 2021 e 2022 riguardino prestazioni sanitarie erogate al di fuori dei limiti di budget previsti e destinate a pazienti residenti.
Queste prestazioni, caratterizzate da una complessità intermedia, non rientravano né nelle categorie di interventi ad alta complessità, né in quelle considerate salvavita.
Roberti ha espresso una profonda preoccupazione, evidenziando un potenziale squilibrio sistemico.
Se il Responsible Hospital continua a generare un fatturato significativo, stimato in 35 milioni di euro, per prestazioni che potrebbero essere erogate dagli ospedali pubblici regionali, si rischia una situazione paradossale: mantenere aperti gli ospedali pubblici, pur finanziando in larga misura un servizio privato.
Questa dinamica, a suo dire, minaccia la sostenibilità del sistema sanitario regionale, alimentando una potenziale erosione delle risorse pubbliche e un progressivo indebolimento del servizio offerto dalla rete ospedaliera locale.
Il rischio, come evidenziato, non è meramente economico, ma strutturale.
Il modello attuale, se non corretto, potrebbe incentivare un trasferimento di risorse dal pubblico al privato, con conseguenze negative per l’accesso alle cure e per la qualità del servizio.
La questione solleva interrogativi fondamentali sulla governance del sistema sanitario, sull’efficienza nella gestione delle risorse e sulla necessità di una ridefinizione dei rapporti tra pubblico e privato.
Parallelamente, l’assemblea regionale ha dimostrato un approccio bipartisan, approvando con voto unanime una mozione a sostegno dei diciassette dipendenti del servizio di mensa del Responsible Hospital, licenziati in seguito alla scadenza del contratto della cooperativa che gestiva il servizio.
L’atto di indirizzo approvato impegna il Presidente della Regione a convocare urgentemente un tavolo istituzionale, coinvolgendo la società Responsible, la struttura commissariale, le organizzazioni sindacali e le rappresentanze dei lavoratori.
L’obiettivo primario del tavolo è garantire la salvaguardia dei posti di lavoro, promuovere un accordo che assicuri la continuità occupazionale dei dipendenti e valutare tutte le possibili forme di ricollocazione professionale.
Il Consiglio regionale si attende un resoconto dettagliato dei risultati raggiunti.
Questa decisione, al di là del suo impatto immediato sui lavoratori coinvolti, sottolinea l’importanza di una gestione responsabile e sostenibile dei servizi essenziali, anche all’interno di contesti di appalto e convenzionamento.