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domenica 26 Ottobre 2025

Sciopero generale Abruzzo Molise: protesta per Gaza e diritti umani

Domani, 3 ottobre, l’Abruzzo e il Molise saranno teatro di un’azione di protesta unitaria, uno sciopero generale indetto dalla CGIL, che trascende la mera rivendicazione sindacale per elevarsi a denuncia di una violazione dei diritti umani e un appello per la giustizia globale.
L’iniziativa, che vedrà cortei e presìdi in tutte le principali città – Pescara, L’Aquila, Teramo, Lanciano e Campobasso – coinvolgerà l’intera forza lavoro, sia nel settore pubblico che in quello privato, con la salvaguardia delle attività essenziali, come imposto dalla legge.

La CGIL Abruzzo Molise, in una dichiarazione ferma e determinata, definisce questo sciopero come un atto di resistenza volto a sollecitare l’istituzione di corridoi umanitari permanenti, a spezzare il blocco imposto a Gaza e a imporre un cessate il fuoco immediato.
L’attacco subito dalla spedizione umanitaria della Global Sumud Flotilla, avvenuto in acque internazionali, viene denunciato come un atto di gravità inaudita, una violazione diretta dei principi costituzionali che proteggono l’azione umanitaria e la solidarietà verso una popolazione civile stremata.

Il sindacato non esita a definire la situazione a Gaza come una “operazione di genocidio”, sottolineando come l’aggressione alla Flotilla rappresenti un attentato all’incolumità dei cittadini di 44 nazioni, impegnati nel trasporto di beni di prima necessità.

La denuncia si estende al governo italiano, accusato di aver abbandonato i propri cittadini in acque internazionali, tradendo i principi cardine della Costituzione e il dovere di protezione dei propri cittadini.

La Flotilla, secondo la CGIL, non era una semplice spedizione, ma un atto di disobbedienza civile, un tentativo di superare il silenzio e l’inerzia della comunità internazionale di fronte alla sofferenza di un popolo.
L’azione di Israele è descritta come una palese violazione del diritto internazionale, un disprezzo per la Carta delle Nazioni Unite, la Convenzione Onu sul diritto del mare, la Convenzione di Ginevra del 1949 e i protocolli aggiuntivi del 1977.

Questi trattati, pilastri della convivenza pacifica tra le nazioni, sono stati calpestati in nome di un’agenda politica che sacrifica vite umane e perpetua un conflitto devastante.
Lo sciopero generale rappresenta solo il primo atto di una più ampia strategia di mobilitazione, un segnale di allarme che si amplierà nei giorni a venire.
Sabato prossimo a Roma si terrà una manifestazione nazionale contro il genocidio a Gaza, mentre il 12 ottobre una marcia Perugia-Assisi si unirà alla voce della pace.

Il 25 ottobre, la mobilitazione proseguirà con “La Via Maestra – Democrazia al lavoro”, un’iniziativa che mira a collegare le lotte per la giustizia sociale con la difesa dei diritti dei lavoratori.

La CGIL invita tutti i cittadini, al di là delle affiliazioni sindacali, a partecipare attivamente a queste iniziative, a fare sentire la propria voce per un futuro di pace, giustizia e rispetto dei diritti umani per tutti.

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