Il panorama della spesa farmaceutica convenzionata in Molise nel corso del 2024 rivela dinamiche significative, delineando un quadro di crescita sostenuta e un ruolo di primato regionale nel contesto nazionale.
Secondo i dati consuntivi resi pubblici dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), la spesa netta per farmaci convenzionati si è attestata a 43.068.492 euro, registrando un incremento sostanziale di 3.569.353 euro rispetto al 2023 (39.499.139 euro).
Questo aumento, quantificato in un +9%, si discosta notevolmente dalla media nazionale (+3,4%), posizionando il Molise come la regione con la più alta crescita percentuale della spesa farmaceutica nel Paese.
Questa impennata non può essere interpretata semplicemente come un aumento generalizzato della domanda di farmaci.
È necessario indagare i fattori che hanno contribuito a tale fenomeno.
Tra questi, potrebbero annoverarsi l’invecchiamento progressivo della popolazione molisana, che presenta una maggiore prevalenza di patologie croniche e, conseguentemente, una maggiore necessità di terapie farmacologiche continuative.
Un’analisi più approfondita dovrebbe considerare anche l’evoluzione delle politiche sanitarie regionali, l’introduzione di nuovi farmaci innovativi e l’impatto dell’inflazione sui costi dei farmaci stessi.
L’aumento della spesa è correlato anche a un incremento del numero di ricette rilasciate: 3.439.637 nel 2024, con un incremento del 5,5% rispetto all’anno precedente.
Questo dato suggerisce un aumento della necessità di cure farmacologiche, potenzialmente legato anche a una maggiore accessibilità ai servizi sanitari o a un cambiamento nelle pratiche prescrittive dei medici.
Il numero medio di confezioni per ricetta, pari a 1,74, indica una tendenza a prescrivere terapie che richiedono più farmaci contemporaneamente, il che potrebbe essere legato alla complessità delle patologie trattate o all’adozione di approcci terapeutici polifarmaceutici.
L’analisi dei dati del Molise presenta quindi una sfida interpretativa: è cruciale distinguere tra un aumento fisiologico della domanda farmaceutica, legato a fattori demografici e sanitari strutturali, e una crescita anomala che potrebbe richiedere interventi mirati.
Un’indagine più dettagliata dovrebbe analizzare la distribuzione geografica della spesa, le categorie merceologiche più richieste e il profilo dei pazienti che accedono ai servizi farmaceutici, al fine di comprendere appieno le dinamiche in atto e formulare politiche sanitarie efficaci e sostenibili nel lungo periodo.
La spesa farmaceutica, infatti, rappresenta un indicatore chiave della salute pubblica e del benessere della comunità molisana, e richiede un monitoraggio costante e un’analisi critica per garantire un accesso equo e appropriato alle cure farmacologiche.