La persistente assenza di una convocazione da parte dell’Associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop) per l’avvio delle trattative di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) che regola il personale delle strutture sanitarie private solleva una questione di primaria importanza per l’intero settore e genera profonda inquietudine nella segreteria regionale della Uil-Fpl.
Questa situazione, lungi dall’essere una mera questione burocratica, si configura come un grave cortocircuito nei rapporti sindacali e una potenziale lesione dei diritti costituzionali dei lavoratori.
L’inerzia di Aiop, che ha portato al blocco del CCNL per un arco temporale inaccettabile di dodici anni, rappresenta un’anomalia che ignora le mutate condizioni economiche, sociali e professionali che hanno caratterizzato il contesto sanitario negli ultimi anni.
Un decennio e dodici anni di stasi contrattuale significano per il personale sanitario – medici, infermieri, tecnici di laboratorio, OSS e tutte le altre figure professionali – una perdita significativa di potere d’acquisto, una mancata adeguazione dei salari alla reale produttività e un riconoscimento tardivo delle crescenti responsabilità assunte, soprattutto durante l’emergenza pandemica.
La reticenza di Aiop non è solo una questione di compensazione economica; è un problema di dignità professionale.
Il personale sanitario, in prima linea nella cura dei pazienti, ha dimostrato un impegno straordinario, spesso al di sopra delle proprie forze, affrontando situazioni di estrema difficoltà e sacrificio personale.
L’assenza di un adeguato riconoscimento contrattuale non solo sminuisce il valore del loro contributo, ma rischia di compromettere la motivazione e l’attrattività del settore, con conseguenze negative sulla qualità dell’assistenza.
La Uil-Fpl, in linea con le proprie prerogative sindacali, esprime con forza la necessità di una presa di posizione immediata da parte di Aiop.
Non si tratta di avanzare richieste pretestuose, bensì di adempiere a un obbligo legale e morale.
L’associazione deve assumersi la responsabilità di convocare le organizzazioni sindacali, stabilire un calendario di trattative trasparenti e avviare un confronto costruttivo volto a definire un nuovo CCNL che tenga conto delle esigenze dei lavoratori, delle evoluzioni del sistema sanitario privato e delle sfide future.
La segreteria regionale sottolinea che il diritto alla contrattazione collettiva è un pilastro fondamentale del sistema di relazioni industriali e che l’elusione di tale diritto, come nel caso presente, costituisce una violazione dei principi costituzionali.
La Uil-Fpl si riserva di adoperare tutti gli strumenti a disposizione, anche quelli di natura legale, per tutelare i diritti dei lavoratori e per sollecitare una risposta positiva da parte di Aiop.
È tempo di porre fine a questa inaccettabile situazione di stallo e di restituire ai lavoratori la dignità e il riconoscimento che meritano.