domenica 7 Settembre 2025
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Campobasso

Termoli: crisi ambientale, degrado e appello al cambiamento

Termoli, un tempo gioiello incastonato nella costa molisana, si trova oggi a fronteggiare una crisi ambientale che ne mina l’identità e la vitalità.
Un degrado progressivo, manifestato dalla presenza ubiquitaria di rifiuti – bottiglie di plastica, imballaggi, scarti alimentari – sta erodendo il patrimonio paesaggistico e culturale della città, trasformando luoghi di bellezza intrinseca in scenari di profondo smarrimento.
La denuncia, sollevata con forza dai gruppi consiliari del Partito Democratico, “Rete della Sinistra” e dalla lista civica “Voglia di Termoli”, non si limita alla mera constatazione di una situazione critica, ma si configura come un appello urgente a una radicale revisione delle politiche ambientali comunali.
La problematica non è recente, ma si è aggravata in modo allarmante, acuendo un senso di frustrazione tra residenti e visitatori.
Il contrasto è stridente: la promessa di un turismo sostenibile, legato alla valorizzazione delle risorse naturali e del patrimonio storico, si scontra con una realtà fatta di spiagge deturpate, aree verdi abbandonate e un borgo antico soffocato da un’inquinamento visivo e olfattivo inaccettabile.

La bellezza naturale che avrebbe dovuto rappresentare l’attrattiva principale di Termoli, è stata relegata a mero sfondo, una cornice sbiadita che non riesce a mascherare la mancanza di cura e di gestione.
Il disagio si estende ben oltre la gestione dei rifiuti urbani.
L’emergenza zanzare, sintomo di una disinfestazione insufficiente e inefficace, contribuisce a rendere l’esperienza del visitatore sgradevole e a compromettere la qualità della vita dei cittadini.
La presenza di roditori, ormai visibili e audaci nelle vie del centro storico, rivela un sistema igienico-sanitario in stato di profonda crisi, alimentato da una gestione inadeguata dei rifiuti organici e da una mancanza di controlli.

L’opposizione consiliare, con un linguaggio deciso e responsabile, chiede un atto di chiarezza e di responsabilità da parte dell’Assessore all’Ambiente, Silvana Ciciola.

Non si tratta di un attacco personale, ma di una richiesta di un cambio di passo, di una riflessione profonda sulle strategie da adottare per affrontare una situazione che rischia di compromettere il futuro di Termoli.

Le dimissioni dell’Assessore sarebbero un gesto simbolico, ma necessario per aprire la strada a un nuovo approccio, a un modello di gestione ambientale più efficiente, trasparente e partecipativo.

Un cambio di rotta che non si limiti a palliativi, ma che investa il cuore del problema, promuovendo l’educazione ambientale, incentivando la raccolta differenziata, rafforzando i controlli e coinvolgendo attivamente la comunità nella salvaguardia del territorio.
La riaffermazione dell’identità di Termoli passa, inevitabilmente, attraverso un profondo cambiamento di mentalità e un impegno concreto nella tutela del suo ambiente.

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