La ‘spiaggia abile’ di Termoli si configura come un esempio virtuoso di inclusione, evolvendo costantemente per superare le barriere fisiche e comunicative che spesso limitano l’accesso al mare per le persone con disabilità.
Quest’anno, l’offerta si arricchisce di risorse preziose: la presenza di un Operatore Sanitario (OSS) dedicato e un’interprete in Lingua dei Segni Italiana (LIS) rappresentano un passo avanti significativo verso un’esperienza balneare pienamente accessibile e partecipativa.
L’iniziativa non si limita alla mera eliminazione di ostacoli strutturali – passerelle, ombrelloni adattati e sedie job per l’ingresso in acqua sono già elementi costitutivi di questo spazio – ma punta a creare un ambiente in cui la comunicazione fluida e il supporto sanitario tempestivo siano garantiti a tutti.
Si tratta di un approccio olistico che riconosce l’importanza della dignità e dell’autonomia, fattori imprescindibili per una reale inclusione.
La presenza dell’OSS assicura un livello di assistenza medica di pronto intervento, rispondendo a potenziali necessità di persone con disabilità o a situazioni di emergenza.
L’interprete LIS, invece, abbatte le barriere linguistiche, facilitando l’interazione tra persone sorde o con problemi di udito e il personale di supporto, i bagnini, e gli altri frequentatori della spiaggia.
Questo aspetto, spesso sottovalutato, è cruciale per favorire la partecipazione attiva e la creazione di legami sociali.
L’iniziativa, promossa dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Termoli, Mariella Vaino, si inserisce in un progetto più ampio, coordinato dal Comune di Montenero di Bisaccia e finanziato dall’Ufficio per le Politiche in favore delle persone con disabilità presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.
Questo finanziamento testimonia l’attenzione nazionale verso la creazione di servizi inclusivi e l’impegno a rimuovere gli ostacoli che impediscono alle persone con disabilità di godere appieno dei diritti civili e sociali, in questo caso il diritto al riposo e al divertimento.
La ‘spiaggia abile’ di Termoli, quindi, non è semplicemente una spiaggia attrezzata; è un laboratorio di inclusione, un modello di come la pubblica amministrazione, attraverso l’innovazione sociale e la collaborazione tra enti locali, può contribuire a costruire una società più giusta ed equa, dove nessuno sia lasciato indietro.
Rappresenta un tassello importante nella direzione di un turismo accessibile e sostenibile, capace di valorizzare le risorse umane e di promuovere una cultura dell’accoglienza e della diversità.