Le organizzazioni sindacali di categoria Fp-Cgil, Cisl Fp Abruzzo-Molise e Uil-Fpl, con una dichiarazione congiunta, rendono noto l’intensificarsi della vertenza relativa al Responsible Research Hospital di Campobasso, una situazione che sta generando profonde conseguenze sulla stabilità economica e sulla dignità professionale del personale.
L’iniziativa, resa necessaria dalla persistenza di gravi inadempienze, testimonia un allarme crescente per la tenuta del tessuto sociale e lavorativo legato alla struttura sanitaria.
Nonostante le azioni di sensibilizzazione, lo stato di agitazione precedentemente avviato e il tentativo di mediazione svoltosi presso la Prefettura, i dipendenti si trovano ancora ad affrontare problematiche urgenti e irrisolte.
In particolare, si evidenzia la mancata erogazione del saldo della mensilità di agosto, l’omissione dell’intero stipendio di settembre e la mancata restituzione delle imposte dovute.
Queste violazioni contrattuali rappresentano non solo un inadempimento economico diretto ai lavoratori, ma anche una lesione del diritto al rispetto e alla tutela del lavoro.
Di fronte a tale scenario, le organizzazioni sindacali hanno deliberato di delegare i propri legali, che hanno formalmente notificato al Responsible Research Hospital una diffida e un avviso di mora, agendo in rappresentanza degli iscritti.
La diffida impone all’azienda un adempimento entro un termine perentorio di dieci giorni, pena l’avvio di azioni legali volte a garantire la tutela dei diritti dei lavoratori.
Pur riconoscendo l’importanza e auspicando la prosecuzione del ruolo di mediazione del Prefetto, le organizzazioni sindacali ribadiscono che, in assenza di una soluzione tempestiva entro il 10 ottobre, sarà inevitabile l’attivazione di forme di mobilitazione più incisive, conformi alla legislazione vigente.
L’urgenza della situazione richiede un intervento immediato e risolutivo.
La prolungata incertezza e l’assenza di risorse economiche essenziali stanno gravando pesantemente sulle famiglie dei lavoratori, compromettendo la loro capacità di far fronte alle necessità primarie.
L’azione sindacale si pone come obiettivo prioritario la garanzia del diritto al lavoro dignitoso e alla sussistenza economica, rivendicando un impegno concreto da parte dell’azienda per il rispetto degli obblighi contrattuali e la salvaguardia del benessere del personale.
La situazione attuale non è semplicemente una questione economica, ma un campanello d’allarme sulla necessità di un sistema più equo e protettivo per i lavoratori del settore sanitario.








