Alba capitale dell’arte, Termoli guarda avanti: un’occasione per il Molise.

Il riconoscimento di Alba come Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2027, pur non coronando l’ambizioso progetto termolese, non smorza l’entusiasmo e l’orgoglio di Termoli e del Molise.
L’esperienza maturata con la candidatura ‘Traiettorie contemporanee’ si configura come un catalizzatore per un più ampio processo di ridefinizione dell’identità culturale del territorio.

Il percorso, benché conclusosi con un esito diverso dalle aspettative, ha generato un’eco significativa, rivelando la profonda risonanza che un’iniziativa di tale portata può avere a livello nazionale.
Il progetto, concepito come un’audace operazione di rigenerazione culturale, mirava a proiettare Termoli e il Molise in un orizzonte di rinnovamento, superando stereotipi e valorizzando un patrimonio spesso sottovalutato.

La giuria, nel valutare le candidature, ha espresso particolare apprezzamento per l’originalità del concept termolese e per la sua capacità di intercettare un potenziale inespresso.

Il progetto non si limitava infatti a un’esposizione artistica, ma aspirava a creare un ecosistema culturale dinamico, capace di coinvolgere la comunità locale e di attrarre visitatori.
Il piano prevedeva interventi mirati a infrastrutture culturali, programmi educativi e iniziative di promozione del territorio, con l’obiettivo di stimolare la creatività e l’innovazione.
Il sindaco Nicola Balice ha espresso la sua gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto: la Fondazione Macte, guidata dal presidente Paolo Larivera De Matteis e dalla direttrice Caterina Riva, con il contributo artistico fondamentale di Adrian Paci, la Regione Molise e il presidente Francesco Roberti, per il cruciale supporto istituzionale.

Questa candidatura, pur non raggiungendo l’obiettivo immediato, si rivela un punto di svolta strategico.
Rappresenta un investimento di immagine, un’opportunità per ripensare il ruolo della cultura come motore di sviluppo economico e sociale.
Il Molise, e Termoli in particolare, dimostrano di possedere un’inestimabile risorsa: la capacità di sognare e di trasformare questa visione in realtà concreta, gettando le basi per un futuro culturale più vibrante e prospero.
L’esperienza maturata alimenta la consapevolezza che la cultura non è un lusso, ma un diritto e un motore di progresso, e che il Molise è pronto a contribuire attivamente al dibattito culturale nazionale con la sua voce unica e autentica.

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