lunedì 28 Luglio 2025
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Casacalenda: L’arte sui Panni, un Messaggio di Pace dal Molise

Il borgo di Casacalenda, incastonato nel cuore del Molise, si è recentemente configurato come un palcoscenico inaspettato per un potente messaggio di speranza e riflessione.

La mostra “Pannistesi”, un allestimento di lenzuola artistiche appese a vicoli e balconi, si è rivelata molto più di una semplice esposizione d’arte: un atto di testimonianza, un grido silenzioso, un invito alla riconciliazione.
L’iniziativa, curata dall’artista e docente Carla Di Pardo e inserita nel più ampio progetto culturale “Costruiamo il Paesaggio” ideato da Massimo Palumbo, giunto alla sua quarta edizione, ha scelto quest’anno di esplorare il tema dei “Paesaggi Umani come Biblioteca Vivente”.
Questo concetto, profondamente evocativo, suggerisce come il territorio, con la sua storia e le sue comunità, possa essere una fonte inesauribile di conoscenza e ispirazione.
Il percorso espositivo, partito da Roma il 14 luglio e destinato a concludersi a Termoli, ha visto Casacalenda assumere un ruolo cruciale, trasformando le sue strade in un arazzo di significati.

Le lenzuola, con i loro colori, le loro immagini e i loro simboli, hanno veicolato un messaggio universale di pace, un contrasto diretto con la violenza e l’ingiustizia che affliggono il mondo.
Il sindaco, Sabrina Lallitto, ha formalmente lanciato questo messaggio, un’affermazione di valori occidentali che si rifugiano nella compassione e nella ricerca di soluzioni pacifiche.
Un elemento particolarmente toccante è stato il coinvolgimento dei bambini, con opere come “A-Razzi”, creata a Capracotta sotto la guida dell’artista Antonio D’Andrea.
Queste creazioni infantili, intrise di innocenza e speranza, hanno amplificato il potere comunicativo della mostra, ricordandoci la necessità di proteggere il futuro delle nuove generazioni.
Oltre alle opere d’arte, la rassegna ha previsto convegni, riflessioni collettive e laboratori partecipativi, come il suggestivo “Bucato Danza”, un’esperienza sensoriale che ha visto i bambini lavare i panni a mano, rievocando tradizioni perdute.
La scelta di utilizzare i panni stesi come mezzo espressivo non è casuale.
In una comunità, il gesto di stendere i panni rappresenta un atto di trasparenza, un modo per condividere la vita privata con il mondo esterno, rendendo visibili i propri valori e le proprie aspirazioni.
In questo contesto, le lenzuola artistiche si sono trasformate in bandiere, simboli di identità e di appartenenza.

Un’area dedicata ha anche affrontato temi legati alla legge Basaglia, richiamando il ruolo pionieristico di Casacalenda nella creazione di una delle prime case-famiglia d’Italia, un esempio di accoglienza e di reinserimento sociale che testimonia un approccio innovativo e umanitario alla malattia mentale.

L’iniziativa si configura, dunque, come un’occasione per riflettere sul significato del paesaggio, non solo come insieme di elementi naturali, ma soprattutto come spazio di relazioni umane, di memoria collettiva e di speranza per il futuro.

Un invito a costruire un mondo più giusto e pacifico, un lenzuolo alla volta.

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