In occasione della sua partecipazione a “Fuoco al Centro”, il prestigioso festival letterario che si è aperto ieri ad Agnone (Isernia), Massimo Gramellini ha avuto l’onore di trovare una rara copia del primo numero del Corriere della Sera, datato 5 marzo 1876, nella biblioteca storica del centro altomolisano. L’editorialista del quotidiano ha inizialmente preso parte all’incontro d’apertura del festival, ideato dalla culta e talentuosa Chiara Gamberale, e che raccoglieva la presenza di numerosi scrittori e intellettuali provenienti da tutta Italia. In quella occasione, Gramellini ha avuto modo di visitare l’antica biblioteca comunale di Palazzo San Francesco, un luogo ricco di storia e arte che vanta soffitti lignei del XVII secolo francescani.Tra gli scaffali storici della biblioteca e le memorie raccolte dal tempo, il giornalista ha potuto tenere tra le mani l’originale e prezioso primo numero del Corriere della Sera. L’episodio si rivela particolarmente emozionante, in quanto la nascita del quotidiano viene associata a un altro importante personaggio di Agnone: Vincenzo Labanca, uno degli stessi fondatori del giornale storico italiano.Nel momento della scoperta del prezioso numero originario del Corriere della Sera, Massimo Gramellini sembra toccato da un sentimento profondo e genuino. La sua esperienza si traduce in un’emozione autentica che, nel contesto fotografico della rara scoperta, assume i connotati di una sincera commozione. A lui va il merito di aver saputo catturare questo momento delicato e importante per l’anima culturale del paese.La presenza del giornalista e scrittore Massimo Gramellini è stata seguita, nel corso dell’evento letterario “Fuoco al Centro”, anche da quella della moglie Simona Sparaco, una talentuosa scrittrice con notevoli credenziali accademiche. Tutte le due sono state presenti insieme sul bellissimo belvedere di San Marco, luogo suggestivo che rappresenta l’apice naturale del paesaggio agnonese.Dopo il suo intervento e la conclusione dell’incontro culturale ospitato nel suggestivo spazio panoramico del centro storico, Massimo Gramellini si è soffermato a rivolgere un augurio speciale alla sua accogliente cittadina. Un desiderio che sintetizza l’auspicio di vedere Agnone investita della prestigiosa qualifica di Capitale italiana della cultura. E, in effetti, non sembra esserci alcun ostacolo o limitazione da parte del paese per intraprendere la nuova strada e ottenere tale riconoscimento.Massimo Gramellini nutre quindi una sincera fiducia nella città altomolisana, ritrovandone le “carte in regola” per diventare il simbolo di cultura e illuminazione della nazione.
Fuoco al Centro: Massimo Gramellini scopre un tesoro storico in una biblioteca agnonese
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