La scena musicale italiana si trova a un bivio, non tanto in un processo di trasformazione radicale, quanto in una costante ridefinizione sotto l’influenza di un’innegabile esterofilia e, più recentemente, dell’irrompere dell’intelligenza artificiale. Durante la conferenza stampa che ha anticipato la sua nuova tournée mondiale, Gigi D’Alessio ha espresso preoccupazione per un’eccessiva dipendenza da processi automatizzati, inaugurando il tour con una data zero a Termoli, l’Arena del Mare, il 29 maggio.L’affermazione di D’Alessio non si limita a un lamento nostalgico, ma solleva una questione cruciale: la perdita dell’anima nella produzione musicale. La capacità di una macchina di generare sequenze di note e testi, seppur sofisticate, non può replicare l’esperienza umana primordiale che alimenta la creazione artistica. La vera ispirazione nasce dall’immersione sensoriale, dall’emozione autentica, dalla capacità di tradurre in musica un ricordo, un sentimento, un’esperienza vissuta. La composizione di una canzone d’amore, ad esempio, non è un esercizio algoritmico, ma una risposta emotiva a un evento personale, un’espressione del cuore che si manifesta attraverso la mente.L’artista lancia un appello ai giovani, invitandoli a mantenere il controllo sulla propria creatività, a non lasciarsi guidare passivamente dalle tecnologie. Le macchine sono strumenti potenti, ma devono rimanere al servizio dell’uomo, non dominarlo. La progressiva sostituzione dell’intuizione e dell’esperienza umana con processi automatizzati rischia di appiattire la musica, di privarla della sua capacità di commuovere e di ispirare.Il legame profondo con il territorio molisano, e in particolare con Termoli, emerge come un elemento centrale nell’esperienza dell’artista. L’accoglienza calorosa e l’atmosfera rilassata di questa regione rappresentano un rifugio, un luogo dove ritrovare le proprie radici e ricaricare le energie creative.L’importanza di una data zero in una tournée è significativa non solo per la messa a punto dello spettacolo, ma anche per il contributo economico che ne deriva per il territorio. La presenza di uno staff numeroso, circa 200 persone, genera un impatto positivo sull’economia locale, creando opportunità di lavoro e stimolando il turismo. Termoli, quindi, non è solo una tappa, ma un partner attivo nel successo della tournée.Lo spettacolo in preparazione non è una semplice riproposizione dei successi passati, ma un percorso attraverso 30 anni di carriera, dal 1992 al 2025. Un viaggio attraverso le emozioni, i successi e le trasformazioni che hanno segnato l’evoluzione dell’artista e della sua musica, un racconto che i fedeli molisani avranno il privilegio di vedere per primi, in anteprima mondiale. Si tratta di un evento che va oltre l’intrattenimento, un’esperienza condivisa che celebra la musica come espressione dell’animo umano e come motore di connessione tra le persone.
Gigi D’Alessio: L’IA rischia l’anima della musica
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