Collegamento diga-bacino: ottimismo per l’agricoltura pugliese

L’annuncio del sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, Patrizio Giacomo La Pietra, riguardante l’allocazione di risorse finanziarie per la realizzazione di un collegamento infrastrutturale tra la diga di Occhito (Foggia) e quella del Liscione (Campobasso), suscita un diffuso ottimismo all’interno del settore agroalimentare.
L’Anicav, Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, esprime la propria soddisfazione, riconoscendo il segnale come un passo avanti cruciale per la sostenibilità della filiera produttiva e la mitigazione dei rischi legati alla crescente scarsità idrica.
La decisione si pone come risposta a una problematica strutturale che affligge l’agricoltura regionale, in particolare quella del territorio capitanatese, storicamente vulnerabile agli effetti della siccità.

Lo spreco di risorse idriche, in un contesto di crescenti emergenze climatiche e di necessità di ottimizzazione delle risorse, era divenuto insostenibile, minando la competitività delle aziende agricole e mettendo a rischio la continuità della produzione.

Il progetto infrastrutturale non si configura semplicemente come un intervento di carattere tecnico, ma come un atto di indirizzo strategico a favore di un intero comparto economico e sociale.

La filiera del pomodoro, pilastro dell’economia pugliese, è particolarmente esposta alle fluttuazioni delle precipitazioni e alla pressione antropica sulle risorse idriche.

L’integrazione tra bacini idrografici, attraverso un collegamento mirato, rappresenta una misura di resilienza essenziale per garantire la stabilità della produzione e la salvaguardia dell’indotto occupazionale.
L’Anicav sottolinea l’importanza del supporto ricevuto dal Ministro Lollobrigida e dal sottosegretario La Pietra, riconoscendo l’attenzione dimostrata verso le esigenze del settore.

L’associazione si impegna a monitorare da vicino l’iter di realizzazione dell’opera, auspicando una rapida e efficiente esecuzione, libera da ritardi che potrebbero compromettere i benefici attesi.

Si confida che questo intervento possa fungere da modello per altre aree del Paese, promuovendo una gestione più consapevole e sostenibile delle risorse idriche a vantaggio dell’agricoltura italiana.
La realizzazione di questa opera rappresenta un investimento non solo per il presente, ma anche per il futuro dell’agricoltura pugliese e della sua capacità di rispondere alle sfide ambientali e globali.

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