venerdì 12 Settembre 2025
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Molisano traino occupazionale: +90 posti al mese

Il panorama occupazionale molisano di settembre si preannuncia un’anomalia positiva nel contesto nazionale, delineandosi come un focolaio di nuove opportunità lavorative in controtendenza rispetto al trend decrescente che caratterizza il quadro nazionale.

Le proiezioni del Sistema Informativo Excelsior, frutto della sinergia tra Unioncamere e il Ministero del Lavoro, con il supporto finanziario dell’Unione Europea, indicano l’arrivo di 1.940 nuove assunzioni, una cifra che si espande a 5.500 considerando i trimestri di settembre-novembre, un incremento significativo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+90 posizioni mensili e +150 trimestrali).

Questo dinamismo, che appare quasi paradossale in un’epoca di incertezze economiche diffuse, suggerisce una resilienza del tessuto produttivo molisano e una sua capacità di adattamento alle mutevoli condizioni del mercato.
L’analisi dettagliata rivela che la spinta propulsiva di questa crescita deriva primariamente dal settore dei servizi, che anticipa la creazione di 1.200 posti di lavoro a settembre, con un’espansione dell’11,1%, e quasi 3.520 nel trimestre, un aumento del 7,6%.

Questa performance riflette la crescente domanda di servizi, non solo a livello locale, ma anche l’abilità del Molise di intercettare flussi turistici e di offrire soluzioni mirate in settori come la cura della persona e l’assistenza.
Il comparto turistico, in particolare, si conferma un motore cruciale per l’occupazione, incrementando le nuove assunzioni di 110 unità rispetto all’anno precedente, mentre i servizi alla persona registrano un aumento di 60 posizioni.

Il settore commerciale, pur con una crescita più contenuta (+10 unità), denota una relativa stabilità, mentre i servizi alle imprese mostrano un lieve calo, suggerendo una possibile riduzione degli investimenti o una riorganizzazione interna.
Tuttavia, il settore industriale presenta un quadro più complesso.
Nonostante l’annuncio di 570 assunzioni a settembre, in calo del 5,0%, e di circa 1.470 nel trimestre, con una diminuzione del 7,0%, la situazione rimane ambivalente.
Il manifatturiero, con una contrazione di 250 ingressi e una diminuzione del 7,4%, potrebbe risentire di fattori esterni, come la concorrenza globale o l’aumento dei costi delle materie prime.
Al contrario, il settore delle costruzioni offre un segnale di speranza, stimando 320 contratti, in aumento del 3%, probabilmente grazie a interventi di riqualificazione e sviluppo infrastrutturale.

La prevalenza dei contratti a tempo determinato (75% delle assunzioni) riflette una tendenza diffusa nel mercato del lavoro italiano, che evidenzia una certa flessibilità ma anche una potenziale precarietà per i lavoratori.
La quota di contratti a tempo indeterminato (14%) e in somministrazione (3%) indica una volontà di stabilizzazione, seppur limitata.

Un elemento critico che emerge dall’analisi è la difficoltà di reperimento del personale.

Quasi la metà delle nuove posizioni risultano difficili da coprire, a causa della carenza di candidati idonei o della mancanza di competenze adeguate.

Questa problematica sottolinea la necessità di investire in formazione professionale e di incentivare l’attrattività del territorio molisano, per attrarre talenti e creare opportunità di crescita per i giovani.

Il futuro occupazionale del Molise, dunque, si presenta come una sfida complessa, che richiede un approccio strategico e una collaborazione sinergica tra istituzioni, imprese e mondo della formazione.

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