L’inaugurazione dello spazio espositivo regionale del Molise all’Expo 2025 di Osaka ha segnato un momento di significativa proiezione internazionale per il territorio. La cerimonia, intrisa di significato simbolico e culturale, ha visto la partecipazione di figure istituzionali di spicco, tra cui l’ambasciatore Mario Vattani, Commissario Generale dell’Italia all’Expo, e le massime cariche del Consiglio Regionale molisano. La presenza del Cardinale Thomas Aquino Manyo Maeda, arcivescovo di Osaka, ha conferito all’evento una connotazione di profonda spiritualità, culminata nella benedizione della campana, un’opera maestosa commissionata alla rinomata Fonderia Marinelli di Agnone, destinata a diventare un prezioso dono per la Cattedrale di Osaka al termine della settimana dedicata al Molise.L’assessore alle Attività produttive, sviluppo economico e internazionalizzazione delle imprese, Andrea Di Lucente, ha sottolineato l’importanza di questa partecipazione come “una bella e grande avventura,” esprimendo gratitudine a tutti i partner istituzionali e privati che hanno reso possibile questa iniziativa. Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’Istituto per il Commercio con l’Estero, alla Camera di Commercio Italo-Giapponese, all’Università del Molise, al Conservatorio Perosi di Campobasso e ai musei regionali, che hanno contribuito a offrire un panorama culturale completo e appieno rappresentativo. La Venere di Venafro, in particolare, ha catalizzato un notevole interesse di pubblico, testimoniando il fascino intramontabile del patrimonio artistico molisano.L’Expo 2025 rappresenta per il Molise un’occasione irripetibile per trascendere i confini geografici e culturali, condividendo con il mondo la ricchezza delle proprie tradizioni artigianali e la peculiarità del proprio paesaggio umano. Oltre alla campana, emblema di una tradizione secolare, sono stati presentati i prodotti dell’artigianato locale, come lo scalpellino di Oratino, il delicato tombolo di Isernia e altre eccellenze del territorio. Questo approccio, orientato alla contaminazione culturale, mira a creare un ponte tra il Molise e il Giappone, promuovendo uno scambio di idee e conoscenze che possa arricchire entrambe le comunità.Di Lucente ha enfatizzato come l’Expo non sia solo un evento di esposizione, ma un investimento strategico per il futuro. La capacità di trasmettere autenticità e di preservare valori senza tempo, in un contesto globale sempre più complesso, costituisce un elemento distintivo per il Molise. L’apertura verso il mondo si configura come un motore di crescita economica e sociale, in grado di attrarre capitali, stimolare l’innovazione e favorire lo sviluppo di progetti imprenditoriali che possano contribuire alla rivitalizzazione del territorio e alla creazione di nuove opportunità di lavoro. L’Expo 2025 si rivela dunque una vetrina globale, un’opportunità per costruire relazioni durature e per posizionare il Molise in una rete di collaborazioni internazionali, con l’obiettivo di rafforzare la sua identità e di proiettarla verso un futuro prospero.
Molise all’Expo 2025: un ponte tra tradizione e futuro.
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