Nel panorama economico italiano, segnato da un incremento preoccupante dell’insolvenza tra le microimprese e i piccoli imprenditori – figure cruciali per il tessuto produttivo nazionale – il Molise emerge come un’anomalia positiva.
L’analisi condotta dalla Cgia di Mestre, aggiornata al 30 giugno 2025, rivela una resilienza peculiare: mentre a livello nazionale si registra un aumento delle imprese con crediti deteriorati, la regione molisana presenta un dato in netto contrasto.
Al 30 giugno 2025, il numero di imprese molisane con sofferenze è pari a 655, un decremento significativo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-2,2%).
Questo risultato si discosta sensibilmente dalla tendenza nazionale, che mostra un incremento del +3,6% nell’incidenza delle imprese con problemi di liquidità e crediti inesigibili.
Tuttavia, un’analisi più approfondita a livello provinciale svela dinamiche differenti e sfumature importanti.
La provincia di Campobasso, pur rimanendo un punto di riferimento per l’economia regionale, mostra una lieve flessione, con un aumento marginale delle imprese in difficoltà, passando da 470 a 472.
Questa leggera crescita, sebbene contenuta, richiede un monitoraggio attento per comprendere le cause sottostanti e prevenire eventuali impatti negativi a lungo termine.
È la provincia di Isernia a registrare la performance più rilevante, con una diminuzione significativa delle imprese in sofferenza, passando da 200 a 183 unità, corrispondente a una variazione percentuale del -8,5%.
Questo dato rappresenta un segnale di ripresa e di potenziale dinamismo nell’area, suggerendo che le politiche di sostegno e le iniziative locali potrebbero aver contribuito positivamente al miglioramento della situazione economica.
Questo scenario eterogeneo sottolinea la necessità di un approccio mirato e personalizzato per le diverse aree del Molise.
Mentre Campobasso necessita di un’attenzione particolare per evitare che la leggera crescita delle imprese in difficoltà possa trasformarsi in un trend negativo, Isernia dovrebbe essere incentivata a consolidare la propria ripresa e a replicare le proprie buone pratiche in altre aree del territorio.
La resilienza del Molise, pur con le sue sfumature e le sue contraddizioni, offre un esempio di come la capacità di adattamento, l’innovazione e la solidarietà possano rappresentare fattori cruciali per affrontare le sfide economiche e per costruire un futuro più prospero e sostenibile per le piccole imprese e i lavoratori autonomi, pilastri fondamentali dell’economia regionale.
Un’analisi più approfondita delle cause alla base di questi risultati contrastanti, unitamente all’implementazione di politiche di sostegno mirate, potrebbe contribuire a rafforzare la competitività del Molise e a promuovere una crescita economica inclusiva e duratura.






