A Termoli, la tensione serpeggia nel sistema di trasporto pubblico urbano, con un acceso stato di agitazione proclamato dai lavoratori della GTM, l’azienda concessionaria del servizio. Una manifestazione di protesta, animata dalla UIL Trasporti, si è materializzata di fronte al Comune, segnalando un punto di rottura nella complessa trattativa per un accordo di miglior favore, che dovrebbe garantire condizioni più eque e vantaggiose per il personale del trasporto locale.L’innesco di questa vertenza risale al mese di luglio, quando l’amministrazione comunale si era assunta il ruolo di mediatore, impegnandosi a facilitare un’intesa tra sindacati, azienda e rappresentanti dei lavoratori. Un ruolo di garanzia che, a giudizio del coordinatore provinciale della UIL Trasporti, Nicola Scafa, è rimasto finora inadempiuto, generando frustrazione e incertezza tra i dipendenti. “L’assenza di progressi concreti ci ha costretto ad attivare questo presidio, per far sentire la nostra voce e sollecitare una risoluzione tempestiva della questione,” ha dichiarato Scafa, evidenziando la necessità di un impegno più incisivo da parte di tutti gli attori coinvolti.L’azione di protesta, che non è un evento isolato – il sindacato aveva già tenuto un primo presidio a giugno sullo stesso tema – ha visto una delegazione di lavoratori incontrarsi con il sindaco Nicola Balice e l’assessore ai Lavori Pubblici ed ai Trasporti, Enrico Miele. L’obiettivo è stato quello di esporre direttamente le rivendicazioni del personale e sollecitare un intervento attivo da parte dell’amministrazione comunale.Il sindaco Balice, durante l’incontro, ha espresso un forte sostegno ai lavoratori, sottolineando come essi rappresentino una priorità imprescindibile per l’amministrazione, al pari della qualità dei servizi offerti alla comunità di Termoli. “Il benessere dei nostri lavoratori e l’efficienza del sistema di trasporto sono strettamente interconnessi. Dobbiamo lavorare affinché entrambi migliorino,” ha affermato Balice, riconoscendo l’importanza di un approccio olistico nella gestione della vertenza. Ha inoltre ribadito l’intenzione dell’amministrazione di agire come interlocutore attivo, spingendo l’azienda a rispondere positivamente alle richieste dei lavoratori e, contemporaneamente, tutelando gli interessi della collettività termolese. La promessa è quella di intraprendere ogni azione necessaria per garantire una soluzione che concili le esigenze del personale con la sostenibilità del servizio di trasporto pubblico, contribuendo a migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini di Termoli. Il presidio, quindi, non è solo una rivendicazione salariale, ma un monito alla necessità di un dialogo costruttivo e di un impegno concreto per il futuro del sistema di trasporto pubblico locale.
Termoli, agitazione a Termoli: i trasporti pubblici a rischio
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