La questione della cessione delle acque del Liscione dalla regione Molise a quella Puglia è stata di nuovo riportata alla ribalta dei media, desta particolare attenzione e preoccupazione la mancata trasparenza e comunicazione tra i vari soggetti istituzionali coinvolti. Il tema affrontato si snoda attraverso una complessa matassa di competenze regionali e statali, fattori ambientali ed economici.L’obiettivo dichiarato del progetto dell’adduttore tra il Liscione e la Capitanata è quello di garantire un approvvigionamento idrico stabile ai territori interessati, contribuendo così alla sostenibilità e allo sviluppo locale. Tuttavia, le modalità con cui tale obiettivo potrebbe essere raggiunto sollevano critiche circa la trasparenza, l’autonomia regionale e l’incapacità di coinvolgere il Consiglio regionale del Molise nella programmazione idrica.La capogruppo dem del Consiglio regionale Micaela Fanelli, afferma che è necessario garantire che ogni decisione in materia idrica sia presa con la dovuta partecipazione e autorizzazione da parte di tutti i soggetti competenti. Criticizza altresì l’intento del governatore Roberti e del centrodestra di procedere alla cessione delle acque senza aver rispettato gli impegni assunti, senza implementare ammodernamenti alle reti idriche, e senza fornire adeguata informazione ai cittadini.La presentazione di una mozione volta a impedire la cessione delle acque del Liscione senza l’autorizzazione formale del Consiglio regionale rappresenta un passo per tutelare gli interessi della popolazione molisana, garantendo che le decisioni siano prese in modo trasparente e partecipato.La questione più ampia è quella di come gestire le risorse idriche in modo equilibrato e sostenibile. La cessione delle acque del Liscione rappresenta un tema particolarmente delicato, che richiede una valutazione attenta delle implicazioni ambientali, economiche ed istituzionali.In tale contesto è importante garantire la partecipazione di tutti i soggetti interessati e l’autonomia decisionale delle regioni coinvolte. La trasparenza e la comunicazione sono fondamentali per costruire un’opinione pubblica informata ed essere in grado di affrontare le sfide ambientali e economiche del futuro.La gestione idrica rappresenta una questione cruciale che va oltre i confini regionali e richiede una coordinamento a livello nazionale. La collaborazione tra regioni, governi locali e comunità è essenziale per garantire un approvvigionamento idrico stabile e sostenibile.Il progetto dell’adduttore tra il Liscione e la Capitanata rappresenta un esempio di come le risorse idriche possano essere condivise, ma anche di come tali scelte debbano essere compiute in modo trasparente e responsabile.
Molise: cessione delle acque del Liscione alla Puglia, incertezze sulla gestione idrica
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