venerdì 1 Agosto 2025
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Estate: in viaggio col bebè sì, no, dove e come? Il vademecum dei medici

(Adnkronos) – In viaggio col bebè, si o no? A partire da quando il neonato può fare 'il turista' in sicurezza? Che mezzo usare? E quale meta scegliere? Sono dubbi frequenti tra i neogenitori che si preparano all'esodo d'agosto e per aiutarli stila un vademecum il team anti-fake news della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. "La parola chiave è pianificazione", spiegano gli esperti di 'Dottore, ma è vero che…?'. "Secondo la Sin, Società italiana di neonatologia, i neonati possono affrontare ogni tipo di viaggio, purché siano garantite condizioni adeguate al loro comfort e alla loro sicurezza. Un viaggio ben pianificato può essere un momento sereno per tutta la famiglia, ma ci sono precauzioni da adottare e aspetti da considerare per viaggiare in sicurezza e senza stress". Fra le 'istruzioni per l'uso': la raccomandazione di evitare situazioni estreme e, in tempi di West Nile, Dengue e Chikungunya, massima attenzione alle punture di zanzara.  Innanzitutto, chiariscono i dottori, "non c'è un'età minima obbligatoria per viaggiare con un neonato. Idealmente sarebbe meglio attendere almeno i primi 10 giorni di vita, periodo in cui si stabilizzano funzioni importanti come l'allattamento e si monitora l'eventuale presenza di ittero e il calo ponderale (la fisiologica perdita di peso che si verifica dopo la nascita)". Il bebè "inizia a stabilizzare le funzioni vitali, il sistema immunitario si rafforza e i genitori iniziano a conoscere meglio le sue esigenze. Se il neonato è sano si può partire anche prima, ma è essenziale consultare il pediatra, soprattutto in caso di parto prematuro".  Ok, ma dove andare? Vanno bene "il mare, la montagna e la campagna, ma è essenziale evitare luoghi troppo affollati, isolati o con condizioni climatiche estreme", consigliano i medici. "Al mare – ricordano – il neonato non deve essere mai esposto direttamente al sole e va portato fuori solo nelle ore più fresche. In montagna, meglio evitare altitudini superiori ai 2.000-2.500 metri (anche ai 1.500 metri, secondo alcuni esperti) e gite troppo impegnative. Inoltre, è preferibile che non si tratti di periodi così brevi da non permettere al neonato di adattarsi al cambio di altitudine e, quindi, di pressione atmosferica. La campagna è ideale per il clima mite e la tranquillità, ma bisogna evitare aree con molti insetti, come stagni o stalle. Anche l'ambiente della struttura ricettiva deve essere a misura di bambino: pulito, silenzioso, dotato dei servizi essenziali come lettino, fasciatoio ed eventualmente possibilità di preparare il latte". E il viaggio? Per forza su ruota o binario, o si può prendere anche un aereo? "Anche i neonati possono volare – conferma 'Dottore, ma è vero che…?' – E' però consigliabile posticipare il volo fino a quando il neonato ha almeno 1 settimana di vita. Viaggiare in aereo può causare stress a causa di rumori, sbalzi di temperatura e pressione. Inoltre, in periodi di epidemie respiratorie il rischio di infezioni è più alto. Se si deve partire, meglio contattare la compagnia aerea o il vettore per sapere quali servizi offre, come la possibilità di portare a bordo bagagli aggiuntivi o di prenotare una culla o un seggiolino in caso di tratte lunghe. In genere, poi, è possibile disporre del passeggino fino al momento dell'imbarco e superare" – anche negli scali dove ancora c'è – "il limite di 100 ml per liquidi e alimenti necessari" al bebè, "presentandoli separatamente ai controlli di sicurezza. Durante decollo e atterraggio, è utile far succhiare il neonato (seno, biberon o ciuccio) per ridurre il dolore alle orecchie dovuto ai cambi di pressione. Per i voli internazionali, è fondamentale controllare se ci sono vaccinazioni obbligatorie o raccomandate". Da un focus della Mayo Clinic americana, alcuni suggerimenti più specifici: "Se il neonato è irrequieto, si può considerare di fare una pausa occasionale per camminare nel corridoio. Ovviamente l'equipaggio deve aver dato il permesso di muoversi in cabina; se il bambino o la bambina ha già iniziato lo svezzamento, si possono portare diversi tipi di snack e proporli in momenti diversi durante il volo. Considerate anche di portare diversi piccoli giocattoli per tenerlo/la occupato, introducendo un nuovo giocattolo quando l'interesse per quello precedente diminuisce; non dare al neonato farmaci sedativi da banco per indurre il sonno durante il volo. Non è un comportamento raccomandato e, inoltre, in alcuni casi il farmaco potrebbe produrre l'effetto opposto e renderlo più agitato; se il neonato piange durante il volo, fai del tuo meglio per capire cosa non va e cerca di mantenere la calma. E' probabile che molti passeggeri sull'aereo si siano trovati nella stessa situazione prima di te". In generale, come organizzarsi per il viaggio e il soggiorno? Cominciamo dal bagaglio: "Serve una valigia ben organizzata con tutto il necessario", ossia "pannolini, salviette, abiti di ricambio, medicinali di base, termometro, prodotti per l'igiene, biberon e latte (se non si allatta esclusivamente al seno), tiralatte, giochi, copertine", elencano i medici. Poi, se si opta per l'auto, "durante il viaggio è utile prevedere delle soste frequenti per il cambio e l'allattamento. In treno o aereo", invece, "meglio scegliere orari in cui il bambino di solito dorme. Per quanto possibile, anche in vacanza è importante mantenere la routine quotidiana del neonato. Se allattato al seno, la gestione sarà più semplice, ma in ogni caso è bene tenere sempre a disposizione acqua potabile sicura e strumenti per la sterilizzazione. Anche la sicurezza è fondamentale: seggiolino auto omologato, lettino con sponde". E ancora: "Attenzione alle zanzare se si viaggia in zone dove possono trasmettere malattie". —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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