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Attacchi informatici: 300 miliardi di euro di perdite in Europa

(Adnkronos) – La minaccia informatica ha un costo ben quantificato: circa 300 miliardi di euro. È questa la cifra delle perdite subite dalle quattro principali economie europee – Italia, Francia, Germania e Spagna – a causa degli attacchi informatici negli ultimi cinque anni. A rivelarlo è una nuova ricerca di Howden, broker assicurativo globale, che mette in luce l'urgente necessità di colmare un significativo “divario di protezione” che affligge il continente. Secondo il report, il 49% delle aziende intervistate ha subito almeno un attacco tra il 2020 e il 2025. Nonostante la crescente frequenza e sofisticazione delle minacce, in Europa oltre il 70% delle imprese non dispone di una polizza assicurativa contro i rischi cyber. Si tratta di una percentuale decisamente superiore al 61% del Regno Unito, a dimostrazione di una scarsa consapevolezza o di un approccio ancora troppo passivo alla gestione del rischio. 
L'analisi di Howden sottolinea che l’adozione di misure di sicurezza di base e di adeguate coperture assicurative avrebbe potuto prevenire perdite per 204 miliardi di euro, dimostrando che la protezione non solo è necessaria, ma anche economicamente conveniente. Un'azienda con un fatturato annuo di 500 milioni di euro, ad esempio, potrebbe risparmiare circa 16 milioni di euro in dieci anni grazie a una polizza, ottenendo un ritorno sull'investimento del 19% solo in termini di prevenzione e minor gravità degli attacchi. Gli esperti di Howden concordano sul fatto che l'assicurazione non sia più un semplice strumento finanziario, ma una componente strategica della resilienza aziendale. “In un contesto in cui le minacce informatiche diventano sempre più sofisticate e mirate, anche a causa dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale, è fondamentale che le aziende adottino un approccio proattivo alla gestione del rischio,” ha commentato Roberto Panzeri, Head of Financial Lines di Howden, aggiungendo che una strategia integrata “è perfettamente in linea con le direttive europee come la NIS2 e il DORA." 
Questo approccio diventa ancora più critico per le piccole e medie imprese (PMI). “Spesso meno strutturate rispetto alle grandi imprese, le piccole e medie imprese sono particolarmente esposte agli attacchi informatici,” ha spiegato Anthea Vasta, Specialty Manager di Howden. “Per loro, una polizza cyber non è solo uno strumento di protezione finanziaria, ma un elemento chiave per garantire continuità operativa e conformità normativa.” Il report evidenzia che, nonostante la bassa penetrazione, il mercato assicurativo cyber in Europa offre significative opportunità di crescita. Il 31% delle aziende con un fatturato superiore a 1 milione di euro prevede di acquistare una polizza nei prossimi cinque anni. Tuttavia, il mercato deve fare di più per comunicare questo valore e semplificare la sua offerta.  

Shay Simkin, Presidente, Global Cyber, Howden, ha dichiarato

: “La nostra ricerca ha quantificato i costi degli attacchi europei in circa 300 miliardi di euro dall'inizio del decennio. Il divario nella protezione informatica è una questione sociale che richiede un'attenzione urgente e noi di Howden ci impegniamo a collaborare con i clienti e i mercati per costruire una resilienza duratura. Attraverso una maggiore copertura assicurativa e una maggiore consapevolezza sull'implementazione, possiamo supportare le aziende nel migliorare la loro resilienza informatica e proteggerle dalla perdita di ricavi causata da questi attacchi”. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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