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lunedì, 19 Maggio 2025
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Donazioni Online: il digitale sorpassa il contante in Italia nel 2025

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(Adnkronos) – La digitalizzazione continua a ridefinire le dinamiche della solidarietà in Italia. L'undicesima edizione dell'osservatorio Donare 3.0, realizzato da PayPal e Rete del Dono in collaborazione con BVA Doxa, ha analizzato le abitudini di donazione online degli italiani tra i 18 e i 64 anni nel 2025, confermando una tendenza ormai consolidata: per il secondo anno consecutivo, le donazioni effettuate tramite canali digitali superano quelle in contante. L'indagine evidenzia una crescita significativa del crowdfunding, un aumento della propensione a donare tramite smartphone e una crescente integrazione del gesto solidale nel processo di acquisto online. Parallelamente, si rafforza la sensibilità dei donatori verso le cause culturali e territoriali. Un dato significativo emerso dall'osservatorio è che il 32% degli utenti online ha effettuato almeno una donazione durante la fase di checkout di un acquisto. Questo dato testimonia una progressiva evoluzione del gesto solidale, che si integra sempre più fluidamente all'interno di esperienze digitali rapide e intuitive. Tra le piattaforme più utilizzate per le donazioni online, PayPal si conferma una soluzione privilegiata, grazie alla sua sicurezza e alla semplicità d'uso.  L'analisi delle cause più sostenute nel corso del 2024 rivela una forte attenzione verso la salute e la ricerca medica (51%), seguite dalla tutela dell'ambiente e degli animali (28%) e dall'assistenza sociale (24%). Il periodo natalizio si conferma il momento dell'anno con la maggiore propensione al dono, con oltre il 36% degli italiani che dona con maggiore frequenza durante le festività, seguito da Pasqua e da ricorrenze personali come compleanni o matrimoni. La disponibilità economica individuale e la presenza di emergenze continuano a rappresentare fattori determinanti nella decisione di donare. Un dato interessante riguarda il crescente sostegno ai progetti culturali: quasi un italiano su due (44%) ha donato almeno una volta per supportare iniziative in questo ambito. Le motivazioni principali che guidano questo tipo di donazione sono l'impatto percepito sul proprio territorio (46%), la conoscenza diretta dell'organizzazione promotrice (41%) e una passione personale per l'arte e la cultura (36%). Le nuove generazioni si dimostrano particolarmente attive in questo tipo di donazione: il 51% della Gen Z e il 47% dei Millennials hanno sostenuto iniziative culturali, superando la Gen X (43%) e i Boomers (30%). Le forme di contributo spaziano dal sostegno al patrimonio artistico e alla riqualificazione di monumenti alle performing arts e ai progetti territoriali. L'analisi degli importi donati conferma un'ampia partecipazione, accessibile e inclusiva: oltre la metà dei donatori (54%) ha scelto di contribuire con cifre inferiori ai 50 euro.  L'osservatorio evidenzia anche una crescita dell'engagement attivo da parte dei donatori: il 34% ha svolto attività di volontariato e un numero crescente di italiani si dichiara pronto a diventare "ambassador" per le organizzazioni non profit (ONP) che sostengono. Parallelamente, emerge una forte richiesta di trasparenza: otto persone su dieci desiderano ricevere aggiornamenti concreti sull'impatto sociale generato dalle proprie donazioni. 
Lo smartphone si afferma come il principale strumento per effettuare donazioni online, superando per il secondo anno consecutivo le donazioni da PC. Questa tendenza è particolarmente marcata tra le generazioni più giovani, abituate a interagire e contribuire attraverso applicazioni e piattaforme digitali. Sebbene ancora in una fase iniziale, l'utilizzo dell'intelligenza artificiale (IA) per raccogliere informazioni sulle organizzazioni non profit sta guadagnando terreno, soprattutto tra i giovani. Il 14% degli italiani digitali ha già utilizzato strumenti di IA per conoscere meglio una ONP prima di effettuare una donazione, e quasi la metà si dichiara interessata a farlo in futuro. Questo segnale di crescente curiosità e desiderio di trasparenza rappresenta un'opportunità significativa per le organizzazioni benefiche di offrire esperienze sempre più personalizzate, affidabili e orientate alla fiducia. “La tecnologia può trasformare anche i piccoli gesti quotidiani in atti concreti di solidarietà e, in particolare nei momenti di crisi, è rassicurante vedere come PayPal sia in grado di supportare rapidamente le comunità colpite da eventi tragici. Nel 2024, a livello globale, sono stati raccolti oltre 21,8 miliardi di dollari attraverso PayPal, a favore di 1.6M organizzazioni non profit e cause benefiche” commenta Maria Teresa Minotti, Senior Country Director PayPal Italia. “In Italia, grazie al programma Give at Checkout, le donazioni sono diventate parte della nostra quotidianità. L’impatto di questa iniziativa dimostra come le soluzioni digitali possano rendere le donazioni un gesto semplice. La generosità diventa così accessibile, immediata e parte integrante dell’esperienza online.” “I dati confermano ciò che viviamo ogni giorno su Rete del Dono: il dono digitale è ormai una pratica matura, sempre più accessibile e integrata nella quotidianità. Il crowdfunding si consolida, raggiungendo il 23%, come strumento relazionale e comunitario, soprattutto tra i più giovani. Il 51% della Gen Z ha donato per progetti culturali e territoriali, segno di un cambio di paradigma che valorizza appartenenza e partecipazione. Nel primo quadrimestre del 2025, Rete del Dono ha superato 1,6 milioni di euro raccolti, con un incremento del 26% rispetto all’anno precedente. Questo dimostra che non si tratta solo di raccogliere fondi, ma di costruire legami e attivare comunità intorno a un’idea condivisa di bene comune. Il digitale, se usato con consapevolezza, è un abilitatore di fiducia, impatto e trasformazione sociale.” commenta Valeria Vitali, Co-fondatrice e Presidente di Rete del Dono. "Gli italiani donano con sempre maggiore consapevolezza e partecipazione. Non si limitano più al gesto economico, ma possono diventare volontari, ambassador e sostenitori attivi delle ONP. Il desiderio di trasparenza è al centro: 8 persone su 10 vogliono sapere concretamente l’impatto delle proprie donazioni" commenta Antonio Filoni, Head of Digital di BVA DOXA. "In questo scenario, lo smartphone si conferma il canale preferito per donare, soprattutto tra i più giovani, mentre l’intelligenza artificiale inizia a giocare un ruolo chiave, offrendo nuove modalità per conoscere e fidarsi delle organizzazioni. Le ONP sono quindi chiamate a evolvere, costruendo relazioni più digitali, personalizzate e basate sulla fiducia".  —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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