(Adnkronos) – L'atmosfera delle notti d'estate raggiunge il suo culmine con lo spettacolo annuale delle stelle cadenti, tradizionalmente associate a San Lorenzo. Sebbene la tradizione identifichi il 10 agosto come la "notte delle lacrime", la scienza astronomica ci ricorda che il picco di questo fenomeno si verifica in realtà con qualche giorno di scarto. Quest'anno, tra l'11 e il 13 agosto, il cielo notturno si illuminerà con il bagliore delle meteore, offrendo uno degli spettacoli più attesi, a patto di superare un ostacolo non indifferente: una Luna che si preannuncia "ingombrante". Le meteore che popolano i nostri cieli d'agosto sono note come Perseidi. Il loro nome deriva dalla loro apparente provenienza, il radiante, che si trova nella costellazione di Perseo. Questi frammenti sono i detriti lasciati dal passaggio della cometa Swift-Tuttle, un corpo celeste scoperto nel 1866. L’ultima volta che la cometa ha visitato il sistema solare interno è stato nel 1992, ma tornerà solo tra oltre un secolo, con un periodo di rivoluzione di circa 135 anni. Ogni anno, la Terra, nel suo percorso orbitale, incrocia la scia di questi detriti. Quando i frammenti di polvere e materiale, spesso non più grandi di un granello di sabbia, entrano nell'atmosfera terrestre, bruciano a una velocità impressionante, fino a 59 chilometri al secondo. Questo processo, chiamato ablazione, genera la scia luminosa che noi ammiriamo come una stella cadente.
Date, orari e la sfida della Luna
Il momento migliore per osservare le stelle cadenti nel 2025 sarà tra la notte dell'11 e il 13 agosto. Il culmine è atteso in queste date, quando la Terra attraverserà la parte più densa dello sciame meteorico. Tuttavia, quest'anno la visibilità potrebbe essere ridotta dalla presenza di una Luna quasi al primo quarto, la cui luminosità rischia di oscurare le meteore meno brillanti. Per massimizzare le possibilità di avvistamento, gli esperti consigliano di:
Scegliere la location: allontanarsi il più possibile dai centri abitati e dall'inquinamento luminoso.
Attendere l'ora giusta: l'osservazione migliore avverrà nelle ore prima dell'alba, quando la Luna sarà più bassa sull'orizzonte o sarà già tramontata.
Adattare la vista: lasciare che gli occhi si abituino al buio per almeno 20-30 minuti, senza usare dispositivi elettronici.
Guardare verso la costellazione di Perseo: anche se non è necessario puntare direttamente il radiante, poiché le meteore sono visibili in tutto il cielo, sapere dove si trova la costellazione può aiutare a orientarsi. Il fascino delle "Lacrime di San Lorenzo" affonda le sue radici nella tradizione. Secondo la leggenda, le stelle cadenti rappresentano le lacrime versate dal santo durante il suo martirio sulla graticola il 10 agosto del 258 d.C. Questi "punti di fuoco" simboleggerebbero il suo dolore, ma anche la sua speranza. Al giorno d'oggi, il picco dello sciame si è spostato di qualche giorno rispetto alla data del martirio, ma la suggestione di questo fenomeno rimangono immutati. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Stelle cadenti di San Lorenzo: la guida per osservare il picco delle Perseidi
