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giovedì, 8 Maggio 2025
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Baby Gang, il rapper coinvolto in un caso di mafia: accuse per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti

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07 maggio 2025 – 07:05

La Procura di Catania ha avviato un’indagine contro il rapper Zaccaria Mouhib, noto con lo pseudonimo di Baby Gang, per concorso in accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’aver favorito la mafia. Inoltre, l’artista è stato accusato di avere violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale che gli era stata imposto.La polizia ha eseguito un decreto di perquisizione nella casa dell’indagato a Calolziocorte (Lecco) e ha sequestrato lo smartphone del rapper, il quale sarà sottoposto ad accertamenti forensi nei prossimi giorni. Inoltre, la polizia ha notificato a Baby Gang un foglio di via obbligatorio che vieta al rapper di dimorare nel capoluogo etneo per quattro anni.La scelta di avviare l’indagine è stata motivata dalla partecipazione del rapper all’One day music festival, organizzato sulla spiaggia della Plaia lo scorso 1 maggio. Durante il concerto, Baby Gang ha mostrato sul suo smartphone un video che sembrava essere una videochiamata con Niko Pandetta, nipote di Turi Cappello, un noto capomafia detenuto in Calabria dal 2024 per spaccio di sostanze stupefacenti.Il gesto del rapper è stato ripreso da molti dei presenti al concerto e ha poi diventato virale sui social media. Tuttavia, non è ancora chiaro se la videochiamata fosse in diretta o registrata, oppure se fosse un antico video memorizzato.La Procura di Catania ha quindi deciso di avviare degli accertamenti per verificare cosa fosse realmente accaduto e se Niko Pandetta abbia avuto la possibilità di mandare un video dal carcere o addirittura partecipare in diretta al concerto. Le indagini sono state delegate alla squadra mobile della Questura e hanno portato alla perquisizione nella cella del carcere di Rossano, dove è stato trovato e sequestrato un cellulare.La polizia penitenziaria ha quindi ipotizzato che Niko Pandetta abbia utilizzato il cellulare per contattare l’indagato e mandare un video in sua difesa. La scelta di avviare l’indagine è stata motivata dall’intento di accertare la verità sulla vicenda e di prevenire possibili violazioni della legge penitenziaria.Il rapper Baby Gang sarà presto sottoposto a interrogatorio per chiarire i fatti e rispondere alle accuse mosse dalla Procura. La notifica del foglio di via obbligatorio farà saltare il concerto programmato alla Villa Bellini l’8 agosto prossimo.In merito alle possibili conseguenze dell’indagine, si stanno discutendo le responsabilità dei presenti al concerto e della organizzazione dell’evento. La vicenda ha sollevato numerose critiche sulla possibile complicità di alcuni soggetti con la mafia e sull’uso improprio del cellulare da parte di detenuti.Inoltre, l’indagine ha suscitato discussione tra i fan e gli amici dell’artista, che non comprendono perché sia stato coinvolto in un procedimento penale. Tuttavia, la Procura di Catania sostiene che le accuse sono state mosse per garantire il rispetto della legge e per evitare possibili violazioni.La vicenda è stata oggetto di numerose polemiche sui social media e i canali di informazione più autorevoli. La scelta di coinvolgere il rapper Baby Gang nella procedura penale ha suscitato dibattito tra i critici musicali e i fan dell’artista.L’indagine è ancora in corso e si stanno conducendo ulteriori accertamenti per chiarire le responsabilità degli indagati.

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