07 maggio 2025 – 07:05
La Procura di Catania ha condotto un’indagine approfondita su Zaccaria Mouhib, noto rapper con lo pseudonimo Baby Gang, per quanto riguarda l’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dall’aver favorito organizzazioni mafiose. Inoltre, è stata emessa una misura di prevenzione della sorveglianza speciale, che vieta al rapper di presenziare nel capoluogo etneo. Gli agenti della squadra mobile hanno eseguito un decreto di perquisizione presso la casa dell’artista a Calolziocorte e hanno sequestrato lo smartphone.La polizia ha anche notificato a Baby Gang un foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Catania, che prevede il divieto di soggiorno nel capoluogo etneo per quattro anni. Ciò comporta l’annullamento del concerto previsto presso la Villa Bellini per l’8 agosto prossimo.Al centro dell’accusa della Procura di Catania vi è la sua partecipazione a un evento musicale a Calabria, dove ha presentato un video sul suo smartphone. La scena in questione si svolge durante una performance sul palco, nel quale appare il nipote di Turi Cappello, noto capomafia. Il rapper rivela l’identità del nipote mostrando un messaggio su dello smartphone.Niko Pandetta si trova in carcere da ottobre per attività legate al traffico di sostanze stupefacenti. Il video è stato ripreso e condiviso sulle piattaforme social, dove ha acquisito un notevole successo tra i followers. La questione ora sottoposta all’indagine della Procura di Catania è se la conversazione in videocall fosse reale o registrata precedentemente.Le indagini hanno anche coinvolto la possibilità che Pandetta abbia avuto accesso a dispositivi idonei alla comunicazione, nonostante la sua detenzione. I risultati sono stati confermati da una perquisizione effettuata nella cella del detenuto, dove è stato ritrovato un cellulare.Le informazioni riportate nel testo suggeriscono che il caso sia complesso e richiede ulteriori accertamenti.