16 maggio 2025 – 18:54
La determinazione e la resistenza degli atleti della Nuoto Catania non conoscono confini, dimostrando in ogni momento il loro impegno per superare l’ostacolo rappresentato dalla retrocessione ed arrivare alla salvezza. La vittoria ottenuta nella seconda gara contro la Rari Nantes 13-11 è un importante passo avanti verso questo obiettivo, poiché ha permesso ai catanesi di pareggiare il numero di successi con i padroni di casa fiorentini. Ora, tutto ruota attorno alla terza ed ultima gara della finale playout che si svolgerà martedì alla piscina Nannini di Firenze, dove la Nuoto Catania dovrà mettere in scena un’altro grande exploit per conquistare l’A1 e mantenere la categoria.L’abile gestione del gruppo di giocatori durante la gara ha permesso ai catanesi di ottenere una netta vittoria, con il secondo tempo segnato da un solido parziale di 4-1. Questo risultato non è stato frutto della fortuna, ma piuttosto del grande impegno e convinzione dimostrati dagli atleti durante tutta la partita.Secondo Giorgio Torrisi, capitano dei rossazzurri, questa vittoria non significa che il lavoro sia finito. “È stata una gara difficile – ammette il giocatore – ma sapevamo di poter allungare la serie.” Adesso tutto si concentra sulla prossima sfida a Firenze, dove è necessario un nuovo successo per mantenere l’A1 anche nel prossimo anno.La determinazione e il coraggio dimostrati dalla Nuoto Catania in queste settimane sono ispiratori, soprattutto per Federico Gulisano, un giocatore che ha affrontato dei momenti molto difficili. Anche la sua presenza tra le file del gruppo di atleti è stata fondamentale per mantenere alta l’adeguatezza e la motivazione in questo momento delicato.La vittoria di oggi è dedicata a Federico, ma ora il sogno dei suoi compagni e allenatori diventa sempre più concreto: conquistare la salvezza e portare a casa questa importante vittoria non solo per sé stessi, ma anche per lui. Questo sentimento li spingerà ulteriormente a dare il meglio di sé in campo e a raggiungere l’obiettivo comune.