Nel cuore dell’Agro Roccella Jonica, un’operazione mirata dei Carabinieri dei Nuclei Forestale di Roccella Ionica, Brancaleone e Locri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Locri, ha portato all’arresto di due individui accusati di coltivazione illegale di cannabis sativa, un reato gravissimo in quanto finalizzato al traffico di stupefacenti.
L’evento sottolinea la persistente sfida che le forze dell’ordine affrontano nel contrasto alla criminalità organizzata e alla produzione di sostanze illecite in aree montane e rurali.
L’attività di controllo del territorio, caratterizzata da una profonda conoscenza del territorio e da metodologie investigative avanzate, ha permesso di individuare una sofisticata piantagione su un terreno demaniale.
La scelta del sito, deliberatamente nascosto in una zona impervia e di difficile accesso, testimonia la volontà dei coltivatori di eludere i controlli e mantenere segreta l’attività illecita.
L’impegno dei militari è stato massimizzato attraverso un monitoraggio costante, impiegando tecnologie di sorveglianza avanzate – impianti di ripresa e servizi di pattugliamento mirati – che hanno permesso di raccogliere prove concrete e di tracciare le attività dei responsabili.
La piantagione, estesa su diversi terrazzamenti, era gestita con un sistema di irrigazione a goccia altamente efficiente, progettato per ottimizzare l’uso dell’acqua e massimizzare la resa delle piante.
Questo sistema, unitamente alla cura dedicata alla coltivazione, dimostra l’ingente investimento economico e di risorse profuso nell’attività illecita.
L’individuazione e l’arresto dei coltivatori sono il risultato di un’indagine lunga e complessa, che ha richiesto una profonda conoscenza del territorio e una grande capacità di adattamento alle mutevoli condizioni ambientali.
Al momento dell’intervento, i due soggetti erano impegnati nella raccolta dei germogli maturi, pronti per essere confezionati e immessi sul mercato illegale.
Il tempestivo arresto in flagranza di reato ha permesso di sequestrare un ingente quantitativo di piante – 162 unità – oltre a strumenti utilizzati per la coltivazione e la lavorazione della cannabis, tra cui una bilancia meccanica di precisione.
Una parte del materiale sequestrato, 95 piante, è stata distrutta sul posto, mentre le restanti sono state messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per ulteriori accertamenti e analisi.
Il Tribunale di Locri, accogliendo le richieste formulate dalla Procura della Repubblica, ha convalidato l’arresto dei due uomini e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, evidenziando la gravità dei fatti e la necessità di assicurare i responsabili alla giustizia.
L’operazione testimonia l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e l’impegno costante nel contrasto alla criminalità organizzata e alla produzione illegale di stupefacenti, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e la sicurezza del territorio.
L’evento sottolinea, inoltre, la necessità di rafforzare la prevenzione e l’educazione nelle comunità locali, al fine di contrastare le cause profonde della criminalità e promuovere una cultura di legalità e rispetto delle regole.







