Belvedere di Spinello: Sequestrati gli impianti di depurazione

L’emergenza idrica che affligge Belvedere di Spinello si è concretizzata in un atto drastico: il sequestro preventivo dei due impianti di depurazione comunali, disposta dall’Autorità Giudiziaria di Crotone su impulso della Procura della Repubblica.

L’azione, eseguita dai Carabinieri, suggella un quadro di grave carenza idrosanitaria che ha visto l’inquinamento del fiume Neto e il conseguente disagio per la popolazione.
Le indagini, avviate a seguito di una formale denuncia presentata da cittadini nel marzo 2025, unitamente a dati analitici preliminari, hanno evidenziato una situazione di profonda criticità.
I sopralluoghi e i campionamenti eseguiti dai Carabinieri, supportati dall’expertise dell’ARPACAL di Crotone, hanno documentato una diffusa contaminazione del territorio comunale da parte di acque reflue non depurate.

Questo fenomeno non si limita a un episodio isolato, ma rappresenta una condizione persistente in entrambi gli impianti, situati rispettivamente in località Chiusa del Pozzo e Chiarette.

L’inadeguatezza degli impianti, con la conseguente mancata depurazione dei reflui fognari, ha provocato un impatto ambientale e sanitario significativo.

Le acque contaminate, rilasciate indiscriminatamente sui terreni circostanti, si riversano nel fiume Neto, generando odori sgradevoli e creando una condizione di potenziale pericolo per la salute pubblica.

Gli esami batteriologici effettuati sui campioni di acque reflue hanno rilevato concentrazioni elevate di indicatori di contaminazione fecale, in particolare *Escherichia coli* ed enterococchi intestinali, microorganismi che segnalano un rischio concreto di malattie infettive.

L’azione giudiziaria non si limita a un mero accertamento tecnico, ma investe direttamente la responsabilità amministrativa.
Diversi funzionari e rappresentanti dell’Amministrazione Comunale sono attualmente indagati per una serie di reati ambientali, tra cui l’inosservanza delle normative in materia di scarichi idrici, il rilascio di sostanze pericolose e il danneggiamento ambientale.
Le accuse contestate suggeriscono una potenziale negligenza o, addirittura, una deliberata violazione delle norme vigenti, con conseguenze devastanti per l’ambiente e per la comunità locale.

L’evento solleva interrogativi urgenti sulla gestione dei servizi essenziali e sulla necessità di interventi strutturali per garantire la sostenibilità ambientale e la tutela della salute pubblica.
Oltre all’immediata rimozione delle cause di inquinamento, si rende imprescindibile una revisione complessiva delle procedure amministrative, dei controlli di vigilanza e della capacità tecnica degli impianti di depurazione, al fine di prevenire il ripetersi di simili emergenze e di restituire alla comunità di Belvedere di Spinello un ambiente salubre e sicuro.

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