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venerdì 7 Novembre 2025

Bonifica a Isca dello Ionio: Scoperta discarica abusiva in complesso industriale

In una zona isolata di Isca dello Ionio, un complesso industriale abbandonato e gravemente degradato è stato oggetto di un intervento di contrasto all’inquinamento ambientale, orchestrato dalle forze finanziarie locali con il supporto aereo della Sezione di Lamezia Terme.
La struttura, estesa per circa 2.000 metri quadrati e caratterizzata da una copertura in eternit compromessa da infiltrazioni e deterioramento, celava al suo interno una discarica abusiva di dimensioni considerevoli, un vero e proprio focolaio di rischio ecologico.

L’ispezione interna ha rivelato un panorama desolante e allarmante: un accumulo disordinato di rifiuti di ogni genere, che spaziava dai comuni scarti domestici a materiali di scarto industriali, inclusi pneumatici fuori uso, carcasse di veicoli, componenti meccaniche come motori, detriti edili, infissi obsoleti, batterie esaurite e oli esausti.

La mancanza di qualsiasi forma di contenimento o gestione appropriata amplificava esponenzialmente i rischi ambientali.

L’impatto sulla salute pubblica e sull’ecosistema circostante era significativo.
L’assenza di impermeabilizzazione e di sistemi di raccolta del percolato – il liquido contaminato generato dalla dilavamento dei rifiuti – determinava la sua infiltrazione diretta nel suolo e nelle falde acquifere.

Questo processo contaminava le risorse idriche, compromettendo la qualità dell’acqua potabile e danneggiando gli habitat naturali.

La dispersione di sostanze inquinanti nell’ambiente costituiva una minaccia tangibile per la biodiversità e per la salute della popolazione locale, in grado di generare effetti a lungo termine e potenzialmente irreversibili.

Oltre alla violazione delle normative in materia di gestione dei rifiuti, la situazione evidenziava una grave trasgressione delle norme sulla sicurezza ambientale e un potenziale reato contro il patrimonio pubblico.

L’intervento delle forze dell’ordine, pertanto, si è tradotto in un atto di tutela del territorio e della collettività.

Al termine delle attività di rilevamento e documentazione, i militari hanno deferito alla Procura della Repubblica tre individui, ritenuti responsabili del deposito abusivo e della gestione incontrollata dei rifiuti.
Contestualmente, è stato disposto il sequestro preventivo dell’intera area, con l’obiettivo di impedire ulteriori deterioramenti e garantire l’avvio di procedure di bonifica e ripristino ambientale.
La vicenda solleva interrogativi sulla necessità di rafforzare i controlli e di promuovere una maggiore sensibilizzazione verso la responsabilità ambientale, al fine di prevenire fenomeni di questo genere e tutelare il delicato equilibrio tra sviluppo economico e sostenibilità ecologica.

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