La composizione della Commissione Incarichi Direttivi del Consiglio Superiore della Magistratura ha espresso, con unanime consenso, la designazione del procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, a guidare la Procura di Reggio Calabria, un incarico cruciale per un territorio segnato da una complessa storia criminale. La nomina, che necessita ora della ratifica formale da parte del Plenum del CSM, segna un punto di svolta per un’istituzione chiave nella lotta alla criminalità organizzata calabrese, vacante a seguito del trasferimento di Giovanni Bombardieri a Torino nel settembre 2023.Giuseppe Borrelli, magistrato sessantacinquenne, incarna una carriera esemplare, profondamente radicata nell’esperienza sul campo e nella capacità di affrontare sfide investigative di grande respiro. La sua formazione e la sua ascesa professionale si sono sviluppate nel contesto napoletano, la sua città natale, dove, negli anni ’90, si è distinto per la conduzione di indagini di primaria importanza nel contrasto alle attività della camorra, sviluppando competenze e un approccio investigativo che lo hanno poi contraddistinto.L’assegnazione a Reggio Calabria non rappresenta una novità assoluta per Borrelli, ma piuttosto un ritorno alle sue origini istituzionali. Tra il 2008 e il 2014, ha ricoperto il ruolo di procuratore aggiunto presso la Procura di Catanzaro, maturando una conoscenza approfondita del tessuto socio-economico e criminale della regione. Successivamente, il suo percorso professionale lo ha visto protagonista a Napoli, dove ha assunto la responsabilità delle indagini sui clan dei Casalesi, un incarico di massima delicatezza e importanza strategica. L’esperienza napoletana, protrattasi fino al 2020, ha consolidato le sue capacità di leadership e la sua abilità nel coordinare team di investigazione complessi. La nomina a procuratore della Repubblica di Salerno, che ha retto con successo fino ad oggi, ha rappresentato un ulteriore capitolo della sua carriera, testimoniando la fiducia che il CSM ripone nelle sue capacità.La competizione per la guida della Procura di Reggio Calabria è stata agguerrita, con sette candidati di elevato profilo che hanno presentato la propria candidatura. Oltre a Borrelli, i contendenti includevano il procuratore di Vibo Valentia, Camillo Falvo; il procuratore reggente di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo; i procuratori aggiunti di Catania, Sebastiano Ardita e Ignazio Fonzo; i procuratori aggiunti di Palermo, Marzia Sabella, e di Messina, Rosa Raffa. La scelta di Borrelli testimonia la ricerca di un profilo esperto, con una solida esperienza nel contrasto alla criminalità organizzata e una profonda conoscenza del territorio calabrese, elementi imprescindibili per affrontare le sfide che attendono la Procura di Reggio Calabria. La sua nomina è percepita come un segnale di continuità e di rinnovamento, auspicando una nuova fase di efficacia e di impegno nella lotta alla ‘ndrangheta.
Borrelli a Reggio Calabria: scelta unitaria per la Procura
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