martedì 16 Settembre 2025
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Catanzaro

Botulismo a Diamante: Inizia Fase Cruciale con le Autopsie

L’inchiesta sulle due vittime del botulismo a Diamante, un tragico evento che ha scosso la comunità calabrese, entra in una fase cruciale con l’avvio delle autopsie post-mortem.
Gli incarichi sono stati formalmente attribuiti a un team di consulenti selezionati dalla Procura della Repubblica di Paola, guidata dal magistrato Domenico Fiordalisi e coordinata dal sostituto Maria Porcelli, nel tentativo di ricostruire con la massima accuratezza le dinamiche della vicenda e individuare eventuali responsabilità.

La complessità del caso, aggravata dalla necessità di operare su salme già seppellite, impone un approccio metodologicamente rigoroso e tecnicamente avanzato.

I periti, suddivisi in due gruppi operativi, affronteranno l’analisi con approcci distinti, ma integrati, per garantire una visione completa del quadro clinico e delle cause del decesso.
Per Tamara D’Acunto, la 45enne residente a Diamante, l’autopsia sarà eseguita presso l’obitorio dell’Arcivescovado di Catanzaro.
La procedura richiederà una riesumazione, un’operazione delicata che sarà realizzata nel cimitero di Cirella, frazione di Diamante, dove la donna è stata sepolta.

La riesumazione, preceduta da tutte le autorizzazioni necessarie, sarà eseguita nel rispetto della dignità della salma e con la massima attenzione alla corretta conservazione dei campioni biologici.
Parallelamente, un altro team di specialisti si occuperà dell’esame autoptico sulla salma di Luigi Di Santo, il 52enne originario di Cercola, in provincia di Napoli.
L’autopsia sarà condotta presso l’ospedale San Giovanni di Lagonegro, in Basilicata, in quanto l’uomo aveva perso la vita nei pressi di uno svincolo autostradale del centro lucano mentre rientrava in Campania.

La scelta della sede è funzionale alla logistica e alla disponibilità di attrezzature specifiche.

Il pool di esperti coinvolto, di elevata competenza, include specialisti dell’Università Magna Græcia di Catanzaro e del centro nazionale di riferimento per il botulismo dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Quest’ultimo, in particolare, ha già svolto un ruolo fondamentale nella conferma, tramite analisi di laboratorio, della presenza della tossina botulinica nei campioni prelevati dai primi tre pazienti ricoverati all’ospedale Annunziata di Cosenza.
L’ISS fornirà quindi un supporto cruciale nell’interpretazione dei risultati autoptici, contribuendo a delineare il profilo tossicologico del ceppo di *Clostridium botulinum* coinvolto.

Le indagini della Procura di Paola si concentrano ora sull’identificazione della fonte di contaminazione.

L’attenzione è rivolta alla filiera alimentare, in particolare al food truck da cui sono stati acquistati i panini incriminati, e alle condizioni igienico-sanitarie in cui sono stati preparati.
Verranno esaminati i protocolli di sicurezza alimentare, le certificazioni degli operatori e le pratiche di conservazione degli alimenti.
L’analisi approfondita dei risultati autoptici, in sinergia con le indagini di polizia giudiziaria e le perizie dell’ISS, mira a ricostruire la catena degli eventi e a stabilire con certezza le responsabilità, che potrebbero estendersi a diversi livelli, dalla produzione alla distribuzione.
La speranza è di poter fare luce su una tragedia evitabile e di rafforzare i controlli per prevenire il ripetersi di simili eventi.

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