martedì 12 Agosto 2025
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Calabria a Locarno: cinema, talento e paesaggi da scoprire

La Calabria si fa interprete di un racconto cinematografico complesso e variegato, conquistando un posto di rilievo alla 78ª edizione del Festival di Locarno con due opere distinte: ‘Io non ti lascio solo’ di Fabrizio Cattani e ‘Il Vangelo di Giuda’, diretto da Giulio Base.

Questa presenza non è un mero dettaglio, ma un segnale tangibile dell’impegno della Calabria Film Commission nel promuovere un cinema radicato nel territorio, che sappia valorizzare le eccellenze locali e i paesaggi unici della regione.
‘Il Vangelo di Giuda’, un’opera di respiro internazionale, incarna un’ambizione artistica di forte impatto.
Prodotto da un consorzio di case di produzione italiane e polacche, con la preziosa collaborazione di Rai Cinema, il film ha richiesto intense quattro settimane di riprese disseminate in un mosaico di borghi e aree naturali emblematiche.

Dalle suggestive atmosfere di Curinga alle aspre bellezze del Parco Nazionale della Sila, passando per i centri di Corigliano-Rossano, Cleto, Caccuri e Mendicino, fino al cuore di Cosenza, il territorio calabrese si rivela come uno scenario evocativo e imprescindibile per la narrazione.

La presenza di professionisti calabresi – ben settanta unità coinvolte – testimonia l’apporto fondamentale del know-how locale, a fianco di un cast internazionale di spicco, che include nomi affermati come Giancarlo Giannini, Rupert Everett e Abel Ferrara.

‘Io non ti lascio solo’, invece, rappresenta un’esplorazione più intima e contemporanea.

Tratto dal romanzo omonimo di Gianluca Antoni, il film di Fabrizio Cattani si distingue per la sua capacità di fondere generi apparentemente distanti, creando un’esperienza cinematografica ibrida e coinvolgente.

La pellicola si configura come una favola moderna, densa di suspense e colpita da un’estetica noir, che sovverte le convenzioni del classico racconto di formazione.

Le riprese, durate quattro settimane, hanno attraversato la regione, catturando la bellezza di Camigliatello Silano, spezzando il ritmo in comuni come Spezzano, Celico, San Giovani in Fiore, Rende, Castrolibero e nuovamente Cosenza.

Ben trentacinque professionisti calabresi hanno contribuito alla realizzazione, a testimonianza della crescente professionalità del comparto cinematografico regionale, affiancati da un team internazionale che ha saputo comprendere e valorizzare l’identità del luogo.
La presenza calabrese a Locarno, sostenuta dalla Fondazione Calabria Film Commission e guidata dal presidente Anton Giulio Grande, non è solo un’occasione di visibilità per le opere realizzate, ma anche un investimento strategico per il futuro del cinema regionale, un motore di sviluppo economico e culturale che genera opportunità di lavoro, promuove il territorio e rafforza l’identità culturale della Calabria nel panorama cinematografico internazionale.
Questa doppia vetrina conferma un impegno costante verso un cinema capace di raccontare storie universali, partendo dalle radici profonde e dalla bellezza inesplorata della Calabria.

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