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sabato 25 Ottobre 2025

Confisca da un milione: duro colpo alla ‘ndrangheta cosentina

Un significativo provvedimento di contrasto alla criminalità organizzata si è concretizzato con la confisca di beni per un valore stimato di oltre un milione di euro, disposta dal Tribunale di Catanzaro, sezione specializzata nelle misure di prevenzione.

L’azione, condotta dai finanzieri dello SCICO e dei Comandi provinciali di Catanzaro e Cosenza, mira a colpire un soggetto già sottoposto a regime di sorveglianza speciale, inasprito nel 2022 a seguito di una precedente condanna del 2020.
L’intervento patrimoniale, che comprende un immobile, due aziende operanti in settori diversi e i relativi asset aziendali, riflette una complessa indagine economico-finanziaria, condotta dalla Distrettuale Antimafia di Catanzaro (DDA) e materialmente eseguita dai Nuclei di polizia economico-finanziaria delle province di Catanzaro e Cosenza, con il supporto specialistico dello SCICO.

L’analisi ha approfonditamente vagliato la coerenza tra la ricchezza manifestata dal soggetto e i redditi ufficialmente dichiarati, evidenziando una discrasanza inequivocabile che ha portato al pre-sequestro dei beni nel 2023.

Il destinatario del provvedimento di confisca è figura centrale in una rete criminale di rilevante portata, come dimostra la sua condanna nel procedimento “Reset” del 2022, in cui è stato riconosciuto come organico al gruppo mafioso cosentino capeggiato da Francesco Patitucci, con una pena detentiva pari a 13 anni e 8 mesi.
Ulteriori sospetti a suo carico sono emersi nell’ambito dell’operazione “Gentleman II”, incentrata su reati legati al traffico di stupefacenti, con una posizione giudiziaria attualmente pendente presso il Tribunale di Castrovillari.

Questa confisca si configura non solo come una misura repressiva, ma anche come strumento di prevenzione, volto a impedire la prosecuzione dell’attività illecita e a recidere i flussi finanziari che alimentano la criminalità organizzata.
L’azione mira a restituire alla collettività risorse sottratte da attività illecite, e a segnalare come l’approccio multidisciplinare, che integra competenze investigative finanziarie, analisi patrimoniale e cooperazione tra diverse unità operative, sia essenziale per smantellare i complessi sistemi economici messi in campo dalle organizzazioni criminali.

La determinazione delle autorità giudiziarie e delle forze dell’ordine sottolinea l’impegno costante nel perseguire e contrastare le attività mafiose, tutelando la legalità e il benessere della comunità.

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