Un’ombra di terrore si è abbattuta su Corigliano-Rossano, culminando nell’arresto di un uomo di 56 anni, accusato di atti persecutori nei confronti di una giovane ex dipendente.
L’episodio, che svela una dinamica di controllo e intimidazione che ha profondamente alterato la vita della vittima, è stato portato alla luce grazie all’intervento dei Carabinieri del Reparto Territoriale, supportati da quelli di Corigliano Calabro scalo, sotto la direzione della Procura di Castrovillari guidata da Alessandro D’Alessio.
L’innesco di questa spirale di vessazioni risale al periodo in cui la giovane donna era impiegata presso l’azienda dell’uomo.
L’interruzione del rapporto professionale, lungi dal segnare una conclusione, ha innescato una campagna di molestie che si è progressivamente intensificata, sfociando in una vera e propria ossessione.
Inizialmente, la vittima si è trovata sommersa da un flusso incessante di messaggi, manifestazioni di un’attenzione invasiva e perturbante che ha eroso il suo senso di sicurezza e autonomia.
L’escalation dei comportamenti persecutori, come ricostruito dalle indagini, ha rapidamente assunto connotati più gravi.
I messaggi si sono trasformati in pedinamenti insistenti, seguiti da minacce velate e aperte, alimentate dall’apparente desiderio dell’uomo di esercitare un controllo psicologico sulla giovane, imponendo una forma di sottomissione inaccettabile.
Questa strategia di intimorimento mirava non solo a creare un clima di terrore, ma anche a manipolare la vittima, costringendola ad agire contro la propria volontà.
L’intensità delle azioni persecutorie ha raggiunto un punto critico negli ultimi giorni, manifestandosi con appostamenti reiterati sotto l’abitazione della donna, generando un profondo stato di ansia e costringendola a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine in diverse occasioni.
La situazione ha creato un ambiente di paura e insicurezza, limitando drasticamente la libertà di movimento e la possibilità di condurre una vita normale.
L’intervento dei Carabinieri, tempestivo e mirato, ha permesso di cogliere l’uomo in flagranza di reato proprio mentre si trovava sotto l’abitazione della giovane.
L’arresto ha rappresentato un sollievo immediato per la vittima, offrendo una prospettiva di ritorno alla tranquillità e alla ricostruzione della propria serenità.
L’uomo è attualmente detenuto presso il carcere di Castrovillari, in attesa di affrontare il processo che accerterà le sue responsabilità e valuterà la gravità dei reati commessi, offrendo alla vittima la possibilità di un risarcimento e di una protezione continuativa.
L’episodio solleva, inoltre, importanti riflessioni sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e di protezione nei confronti delle vittime di stalking e di molestie, promuovendo una cultura del rispetto e della legalità.






