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martedì 11 Novembre 2025

Corigliano-Rossano, omicidio: trovato morto un trentenne marocchino

Nella notte tra il 6 e il 7 novembre, un tragico evento ha scosso la comunità di Corigliano-Rossano, in Calabria, culminando nella perdita di una giovane vita: Mansif Youness, trentenne di origine marocchina, è stato trovato senza vita in un’abitazione estiva, utilizzata abitualmente da lavoratori agricoli stagionali, in località Seggio.

La brutalità dell’atto – sette coltellate – testimonia la furia cieca che ha portato alla sua morte.

L’indagine, immediatamente avviata dagli uomini del Commissariato di Polizia locale, ha rapidamente portato all’identificazione e al fermo di un sospettato, connazionale della vittima.

L’uomo è stato rintracciato proprio nella zona dove è avvenuto l’omicidio, suggerendo una potenziale fuga maldestra o, più probabilmente, un tentativo di confondersi in un contesto familiare.

La sua attuale detenzione presso le strutture del Commissariato consente agli inquirenti di iniziare a ricostruire la dinamica degli eventi e a raccogliere le prime testimonianze.

La vicenda solleva interrogativi complessi che vanno al di là della mera cronaca di un delitto.
La localizzazione dell’omicidio, in un’abitazione di lavoratori stagionali, pone l’accento sulle condizioni di vita spesso precarie e sulla fragilità sociale di queste comunità.
Spesso marginalizzate e lontane dai supporti istituzionali, queste realtà sono terreno fertile per tensioni latenti e conflitti interpersonali, esacerbati dalla precarietà economica e dall’isolamento geografico.

Il silenzio mantenuto dagli inquirenti sul movente, pur necessario per non pregiudicare le indagini, alimenta speculazioni e incertezze.
Si tratta, verosimilmente, di una lite degenerata, ma è cruciale approfondire le possibili cause scatenanti: divergenze economiche, contrasti personali, gelosie o, ancora più profondamente, un intreccio di frustrazioni e incomprensioni tipiche di contesti migratori.

L’evento riapre un dibattito urgente sulla necessità di politiche di integrazione più efficaci, capaci di promuovere la convivenza pacifica e di offrire opportunità concrete di crescita e di sviluppo per tutti, indipendentemente dall’origine o dalla condizione sociale.

La tragica morte di Mansif Youness rappresenta non solo una perdita individuale, ma anche un campanello d’allarme per l’intera comunità calabrese e, più in generale, per il Paese, che deve confrontarsi con le sfide poste da un fenomeno migratorio complesso e articolato.
Le indagini proseguono a ritmo serrato, con la speranza di fare piena luce sulla vicenda e di assicurare alla giustizia il responsabile di questo efferato crimine.

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