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mercoledì 29 Ottobre 2025

Cosenza, arresto e sequestri: frode previdenziale da 1,5 milioni

Un’operazione dei Carabinieri di Cosenza ha portato all’arresto domiciliare di un individuo e al sequestro preventivo d’urgenza di beni per un valore complessivo superiore a 1,5 milioni di euro, in un’indagine complessa che svela una presunta frode sistemica nel sistema previdenziale e assistenziale.

L’attività, resa nota in via preliminare, mira a disarticolare una rete che avrebbe manipolato il sistema per ottenere ingiustificate erogazioni a danno dell’erario e a danno di una pluralità di beneficiari, ignari o complici, delle prestazioni ottenute illecitamente.
Le accuse rivolte all’indagato, al cui carico ricadono pesanti capi d’imputazione come falso materiale in atti pubblici, frode processuale e, particolarmente grave, la falsa perizia indotta, suggeriscono un ruolo centrale nella manipolazione di documenti e procedimenti legali per ottenere l’accesso a fondi destinati a chi ne ha effettivamente diritto.
La “falsa perizia indotta”, in particolare, implica una responsabilizzazione non solo dell’indagato, ma potenzialmente anche di chi ha contribuito a generare o diffondere valutazioni inesatte o manipolate, a supporto delle richieste di prestazioni.
L’importo del sequestro, pari alla somma delle prestazioni previdenziali e assistenziali percepite indebitamente, rappresenta una stima prudenziale del danno economico causato dall’azione fraudolenta.
L’inchiesta, infatti, potrebbe rivelare ulteriori collegamenti e complici, ampliando l’entità delle risorse illecitamente ottenute.

Si sospetta che un numero considerevole di persone, potenzialmente ignare della natura fraudolenta delle procedure, si siano rivolte all’indagato per ottenere tali prestazioni.

Il provvedimento di sequestro preventivo d’urgenza, misura cautelare volta a garantire il recupero dei beni derivanti dal reato, necessita ora della convalida da parte del Giudice per le Indagini Preliminari (GIP).

La sua approvazione formalizzerà le azioni intraprese e aprirà la strada a un’analisi approfondita dei beni sequestrati.
Una conferenza stampa, programmata per le ore 10:30 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Cosenza, sarà l’occasione per il Procuratore della Repubblica Vincenzo Capomolla e gli investigatori dell’Arma di illustrare i dettagli dell’operazione, fornendo chiarimenti sulla portata dell’indagine e sui suoi possibili sviluppi.

La conferenza stampa si preannuncia cruciale per ricostruire la dinamica della frode e per informare la collettività sull’impegno delle forze dell’ordine nel contrasto a fenomeni di questo genere, che minano la fiducia nel sistema di welfare e danneggiano la comunità nel suo complesso.

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