Un atto di violenza inaudita ha scosso la comunità di Crotone, portando alla denuncia di tre giovani, tutti ventenni e con precedenti contatti con le forze dell’ordine, per l’aggressione subita da un uomo di ventiquattro anni. L’episodio, avvenuto in pieno centro urbano, dinanzi ad un locale notturno frequentato, ha lasciato un segno profondo, non solo per la gravità delle lesioni riportate dalla vittima – stimabili in trenta giorni di guarigione – ma anche per la sconcertante passività testimoniata dall’ambiente circostante.La dinamica dell’aggressione, ancora in fase di ricostruzione, emerge con maggiore chiarezza dalla complessa attività investigativa condotta dalla Polizia di Crotone, resa particolarmente ardua dalla marcata assenza di collaborazione da parte dei presenti. La mancata testimonianza, l’inerzia collettiva, rappresentano un elemento critico che solleva interrogativi sul tessuto sociale e sulla percezione della sicurezza all’interno della città.Il Procuratore della Repubblica, Domenico Guarascio, ha immediatamente richiesto un flusso costante di aggiornamenti, sottolineando la necessità di un’indagine approfondita e mirata a comprendere le motivazioni che hanno portato a un simile atto di brutalità. L’inchiesta, coordinata dalla magistratura, coinvolge le diverse articolazioni della Polizia – Scientifica, Volanti e Squadra Mobile – e si avvale delle più avanzate tecniche investigative.Nonostante le difficoltà, il lavoro certosino degli investigatori, supportato da elementi raccolti dalla Polizia Scientifica, ha permesso di identificare e denunciare i presunti responsabili, accusati di lesioni personali aggravate in concorso. Le indagini ora si concentrano sull’analisi dei loro legami, tentando di accertare se i tre giovani siano inseriti in circuiti criminali che operano nell’ambito della movida cittadina, sfruttando la dinamicità serale per attività illegali.L’episodio ha innescato una riflessione più ampia sulla sicurezza urbana e sul ruolo attivo della cittadinanza nella prevenzione della criminalità. Il Questore ha annunciato un incremento dei controlli nelle aree a rischio, con particolare attenzione alle zone frequentate dai giovani, esprimendo una ferma condanna per qualsiasi forma di violenza e ribadendo una politica di tolleranza zero.Parallelamente all’indagine penale, sono state avviate procedure amministrative per la prevenzione di ulteriori episodi. Per gli indagati, è stata predisposta l’emissione di provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane, una misura di prevenzione personale volta a limitare la loro capacità di influenzare negativamente l’ambiente circostante. Si valuta, inoltre, la sospensione dell’attività del locale teatro dell’aggressione e la sua potenziale chiusura definitiva, qualora vengano riscontrati elementi che ne compromettano la sicurezza e l’ordine pubblico. L’obiettivo è chiaro: ripristinare un clima di sicurezza e legalità, recuperando la fiducia dei cittadini e promuovendo una cultura del rispetto e della responsabilità.
Crotone, aggressione choc: tre giovani denunciati, indagine a fondo.
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