L’episodio violento verificatosi in un locale di Crotone, culminato con l’aggressione di un giovane di 24 anni, ha innescato una risposta immediata e pervasiva da parte delle autorità, riflettendo una crescente preoccupazione per la sicurezza urbana e la tenuta del tessuto sociale. A meno di due giorni dall’accaduto, il questore Renato Panvino ha disposto la temporanea chiusura del locale teatro dell’aggressione, un atto drastico motivato dalla necessità di salvaguardare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. Contestualmente, sono stati emessi tre Decreti di Divieto di Accesso alle Aree Urbane (Dacur) nei confronti dei tre aggressori, tutti quanti diciottenni, segnando un primo, concreto intervento volto a limitarne la libertà di movimento e prevenire ulteriori atti di violenza.L’aggressione, descritta come particolarmente violenta, ha visto una delle persone coinvolte colpire la vittima alle spalle con una sedia, l’impatto così forte da frantumarla e proiettare il giovane a terra. La successiva percussione con calci ha lasciato il giovane con lesioni che richiedono circa trenta giorni per la guarigione, e un delicato intervento chirurgico maxillo-facciale, sottolineando la gravità delle ferite riportate.Le indagini, condotte con tempestività e difficoltà, hanno evidenziato un clima di reticenza e scarsa collaborazione da parte dei presenti, ostacolando inizialmente l’identificazione dei responsabili. Nonostante le difficoltà, il lavoro sinergico tra la Squadra Mobile, le Volanti e la Polizia Scientifica ha permesso di identificare i tre aggressori, tutti con precedenti penali e noti alle forze dell’ordine.Allo stato attuale delle indagini, l’ipotesi di un movente criminale di matrice organizzata sembra essere stata esclusa, ma le autorità non escludono a priori che l’episodio possa essere riconducibile a dinamiche di natura diversa, forse legate a questioni di competizione o rivalità personale.I provvedimenti Dacur, estesi a un’ampia area della città, comprendono il divieto di accesso alle principali zone di aggregazione giovanile e alle attività di intrattenimento notturno, dalle 19:00 alle 08:00 del giorno successivo. Questa misura mira a prevenire la reiterazione di comportamenti antisociali e a ristabilire un senso di sicurezza nella vita notturna della città.Il questore ha inoltre attivato un piano straordinario di controllo del territorio, con particolare attenzione alla lotta contro la microcriminalità, allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla somministrazione illegale di alcolici ai minori, fenomeni che spesso contribuiscono a creare un ambiente favorevole alla violenza e alla marginalizzazione. In parallelo, l’Autorità Giudiziaria, guidata dal procuratore Domenico Guarascio, continua la sua attività di contrasto alle organizzazioni criminali dedite al traffico di droga, come dimostrano i recenti sequestri di ingenti quantitativi di cocaina e gli arresti di presunti trafficanti, un segnale tangibile dell’impegno costante per la tutela della legalità e la sicurezza dei cittadini di Crotone. La situazione pone l’accento sulla necessità di un approccio integrato, che combini misure repressive e di prevenzione sociale, per affrontare le cause profonde della criminalità e promuovere un ambiente urbano più sicuro e vivibile.
Crotone, aggressione: locale chiuso e misure restrittive
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